Una notte da incubo, tra botti, incidenti e feriti. Ma soprattutto per una ragazza di 19 anni, italiana, residente in Lombardia, a Milano per festeggiare il Capodanno. Letteralmente accerchiata da un “branco” di ragazzi impazziti che hanno cercato di palparla prima e di spogliarla poi. A disperdere il branco – tutti ragazzi stranieri e molto probabilmente ubriachi – e’ stata una volante della Polizia, intervenuta in via Mazzini dopo una chiamata di soccorso.
Terribile la scena, la giovane – 19 anni – era sola e letteralmente circondata da almeno trenta ragazzi. L’avevano presa di mira, probabilmente volevano andare oltre. L’avevano accerchiata – trenta contro una – e le avevano strappato la borsa con cui lei aveva cercato di difendersi. Alcuni l’avevano palpata, altri avevano cercato di spogliarla. La giovane, sola e terrorizzata, se l’è cavata grazie all’intervento della volante che ha disperso gli aggressori. Possibile che gli agenti siano riusciti a identificare alcuni degli elementi del branco ma le indagini sono ancora in corso. E’ uno dei piu’ gravi tra gli episodi accaduti nella notte di Capodanno. Una notte di superlavoro per la questura. Con tantissimi botti e molti spari, specie in via Paolo Sarpi. E fa discutere il video in rete di una persona che festeggia il nuovo anno sparando in aria con una scacciacani.
Ancora il branco contro due giovanissimi: 18enne ricoverato per una bottigliata al volto
Un’ora prima gli agenti delle volanti erano accorsi in piazza Gae Aulenti per un’aggressione ai danni di due giovani, di 18 e 19 anni. Fuggiti i responsabili – sette persone di nazionalità straniera – mentre le due vittime, il 18enne colpito alla testa con una bottigliata e il 19enne con calci e pugni al torace, sono fini in codice giallo all’ospedale Fatebenefratelli. Alle ore 06.50, invece, in via Mazzini, i poliziotti dell’Ufficio prevenzione Generale hanno sedato una lite tra nordafricani. Anche qui la lite e’ finita a bottigliate e con un ferito alla testa – in codice rosso ma non in pericolo di vita – trasportato al Policlinico.
Qualche minuto prima delle 4 di notte, un 21enne italiano, prima di salire a bordo del bus 57 a Cairoli, e’ stato ferito alla mano da una persona con la quale stava litigando a terra. Giunti alla fermata Lanza, il conducente ha arrestato la corsa e fatto scendere i passeggeri per provvedere a pulire e sanificare il mezzo. Mentre l’uomo è finito in codice verde all’ospedale Fatebenefratelli.
Botti di Capodanno fra pistole e fuochi: 4 feriti
E’ di quattro feriti il bilancio casi dei fuochi di artificio di Capodanno (nonostante il divieto di sparare botti in citta’ da parte del Comune): da 10 a 20 giorni di prognosi per un 23enne brianzolo e un 72enne milanese. Entrambi si sono feriti alla mano cercando di sparare con pistole a salve. Un 48enne milanese si e’ ferito poco prima dell’una mentre cercava di accendere un petardo. Per lui lesione alla mano sinistra e ricovero – con prognosi di venti giorni – al San Carlo. Un 48enne cittadino filippino ha avuto 12 giorni di prognosi dal Policlinico per una ferita alla mano destra. Colpa di un petardo (sparato da altri) che lo ha colpito in pieno. Prima di Capodanno alle 22.30, la questura ha sequestrato un chilo e mezzo di fuochi e bombe carta pericolosi e illegali in piazza Duomo, grazie all’intervento della squadra Artificieri. Ma i responsabili erano gia’ spariti.
Feste danzanti nonostante i divieti in due locali
Sanzionati infine due locali. Uno e’ un ristorante di via della Chiusa dove all’interno parte dei 150 clienti era in piedi senza mascherina a ballare musica diffusa ad alto volume dal dj. A carico del responsabile un verbale per aver organizzato una festa/evento nonostante il divieto e, allo stesso, è stato intimato di interrompere la diffusione della musica ad alto volume.

Analoga situazione, con conseguente sanzione ed intimazione alla cessazione, è stata in una discoteca di via Massarani dove, alle ore 03.10 circa, i poliziotti
Divisione Amministrativa e Sociale hanno accertato la presenza di circa 350 persone che, in gran parte senza mascherina, ballavano con musica a tutto volume.