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domenica 3 Dicembre 2023

A Linate col Green Pass di un altro: l’aveva comprato sul dark web

Stava per imbarcarsi per la Spagna con il Green Pass di un altro, acquistato sul Dark Web. “Io sono contrario al Green Pass”, l’unica spiegazione che il 28enne No Vax, indagato per sostituzione di persona, ha dato ai poliziotti. Mercoledì, il 28enne bergamasco, ha dato vita a una mattinata movimentata nello scalo aeroportuale di Milano Linate. Il No Vax era contrario al Green Pass, ma voleva imbarcarsi per la Spagna. Non solo, aveva anche una piccola quantità di marijuana con se’. Ha tentato di scappare, e’ stato bloccato prima che uscisse dallo scalo di via Forlanini ed e’ indagato.

IL QR Code acquistato sul dark web, i controlli incrociati e il tentativo di fuga dall’aeroporto

Non solo non aveva il Green Pass, necessario ad accedere all’aeroporto per l’imbarco, ma ne aveva acquistato uno al mercato nero per eludere i controlli, sul dark web per sua stessa ammissione. I nodi sono venuti al pettine agli imbarchi durante i controlli del personale SEA. I funzionari hanno controllato i suoi documenti, poi il Green Pass. Uno di loro si e’ accorto che i due nomi non coincidevano affatto e gliene ha chiesto ragione. Vistosi scoperto, il 28enne bergamasco ha tentato di fuggire.

Dark web
Chat Telegram di venditori di Green Pass fasulli

L’inseguimento e’ stato brevissimo. Una pattuglia di agenti della Polizia di Frontiera addetti al controllo dei saloni lo ha intercettato quasi subito. Prima che potesse uscire dall’aeroporto. Durante il breve interrogatorio in ufficio, il giovane ha ammesso di non avere il Green Pass. Si e’ detto “assolutamente e convintamente contrario” al passaporto verde e ha specificato di averne comprato uno sul dark web, intestato a un’altra persona. Voleva recarsi in Spagna. Durante la perquisizione gli agenti hanno anche trovato alcuni grammi di marijuana nascosti in una tasca interna del suo bagaglio. E alla denuncia per sostituzione di persona, hanno fatto seguire una segnalazione per consumo di droga.

Le indagini e le chat Telegram: come proliferano i contrabbandieri dei Green Pass

L’episodio di Linate riporta alla luce un problema di estrema attualità e acutizzatosi fin dall’introduzione del Green Pass per accedere a settori e servizi della vita pubblica in piena pandemia. C’è ancora un numero altissimo di No Vax. E molti di loro preferiscono cercare la “scappatoia” del Green Pass acquistato illegalmente. Motivo per cui sul dark web stanno proliferando i “contrabbandieri” di Green Pass.

Realizzano QR Code e li rivendono ai “clienti” a costi che vanno dai 100 ai 150 euro. La diffusione, piu’ semplice perché rapida e garantisce anonimato e scarsi controlli, e’ attraverso le chat di messaggistica vocale come Telegram. In molti casi si tratta di autentiche truffe. A fine novembre 2021 Guardia di Finanza e Procura di Milano hanno smantellato una banda di truffatori che realizzava Green Pass, li rivendeva attraverso Telegram in tutta Italia e incassava in criptovalute. Gli indagati al momento sono quattro. L’indagine coordinata dall’aggiunta Eugenio Fusco prosegue alla ricerca di ulteriori personaggi coinvolti.

Francesco Gastaldi
Francesco Gastaldi
Giornalista professionista dal 2004, formatosi sulle cronache sportive prima di imboccare la strada della cronaca e della politica. Vent'anni e oltre di redazione al Cittadino di Lodi, iniziando sui campi di calcio della serie D per terminare co-dirigendo il desk di cronaca. Oggi collabora con il Corriere della Sera Milano e associazioni di categoria.

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