E’ un 22enne bergamasco l’accoltellatore della Notte di Halloween. La Polizia lo ha arrestato ritenendolo responsabile del tentato omicidio avvenuto la notte del 31 ottobre in via Mecenate angolo viale Ungheria ai danni di un 17enne. Il 22enne lo aveva colto alle spalle, sferrandogli diverse coltellate e lasciandogli il coltello conficcato nel braccio. L’arrestato e’ un pregiudicato con diversi precedenti e secondo gli inquirenti si stava recando in una via vicina a quella dell’aggressione, con alcuni amici per comprare cocaina.
Notte di Halloween, dalla festa alla tragedia: la lite e le coltellate per un cellulare rubato

Secondo la ricostruzione degli agenti, verso le 5 del mattino dello scorso primo novembre, le volanti della Questura e del Commissariato Mecenate erano intervenute per la segnalazione di un ragazzo ferito da cinque coltellate. Quattro fendenti alla schiena e uno al braccio. I soccorritori lo avevano portato in codice rosso presso l’ospedale San Raffaele con il coltello ancora conficcato nel braccio.
Le indagini del Commissariato Mecenate hanno ricostruito minuziosamente quanto successo, anche perche’ i testimoni avevano fornito sul momento versioni molto discordanti fra loro. Il ferimento era nato a seguito del furto del cellulare della vittima. Il 17enne, infatti, circa un’ora prima, era a bordo del bus linea N27 e si era addormentato con il telefono in mano. Risvegliatosi senza il cellulare il ragazzo ha accusato quattro giovani a bordo del mezzo ritenendoli responsabili del furto.
Quattro colpi alla schiena e il coltello nel braccio
Sull’autobus e’ nata una violenta discussione proseguita anche una volta scesi dal mezzo. Pochi minuti prima delle 5 la lite è passata alle vie di fatto tra la vittima e i quattro giovani, tra i quali il 22enne, che erano giunti con l’intento di acquistare cocaina in uno stabile abbandonato di via Ucelli di Nemi. A quel punto il 22enne ha sfoderato un coltello a serramanico, raggiunto il minorenne alle spalle e lo ha colpito da dietro con quattro coltellate. Prima di fuggire, il colpo finale al braccio, lasciandogli la lama conficcata nella carne. Operato al San Raffaele, la vittima ha avuto lesioni permanenti alla mobilità della mano.