Recuperata e aperta. L’esame della “scatola nera” del Pilatus Pc-12 rivelerà cosa e’ realmente successo lo scorso 3 ottobre a San Donato Milanese. Una tranquilla domenica pomeriggio improvvisamente trasformatasi in tragedia quando l’aereo del milionario romeno Dan Petrescu precipitò nel parcheggio del capolinea della metropolitana di San Donato. Il disastro aereo causo’ la morte di otto persone, tra cui la consorte e il figlio del magnate. La scatola nera e’ ora a disposizione dei tecnici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) per essere analizzata a fondo.

Venerdi’ estratta la scatola nera
“L’estrazione della memoria contenuta nel Lightweight Data Recorder (LDR) del velivolo Pilatus PC-12 e’ avvenuta nei laboratori di Roma”, informa una nota dell’Ansv. Le operazioni sono avvenute in coordinamento con la Procura di Milano. Due le inchieste aperte. Quella dell’Agenzia ha la finalità di prevenire incidenti futuri, la procura invece cerchera’ di far luce sulle cause che hanno portato allo schianto del velivolo e all’accertamento delle responsabilità.
Alle operazioni di estrazione hanno assistito un investigatore della AIAS (Autorità investigativa della Romania) e il consulente tecnico della Procura della Repubblica. “Le attività si sono svolte con successo consentendo il recupero dei dati contenuti nella memoria”, informa l’Ansv. Nei prossimi giorni si inizierà ad analizzare i dati estratti. Rotta, comandi del pilota, trasmissioni radio e conversazioni nella cabina di pilotaggio, rumori del motore, sono stati tutti fissati nelle registrazioni a disposizione degli inquirenti.
Disastro aereo, ai comandi il milionario romeno
Ora si apre la fase delle ipotesi che causarono la caduta del velivolo appena dopo la partenza dall’aeroporto di Linate. Ai comandi c’era il proprietario dell’aereo, l’imprenditore multimilionario Dan Petrescu, insieme al figlio Dan Stefan come copilota. L’aereo si era schiantato su un edificio di proprieta’ dell’ATM – e in ristrutturazione – a poca distanza dal terminal della metropolitana MM3 a San Donato Milanese.
Due intere famiglie distrutte
Nella tragedia hanno perso la vita in otto. Oltre l’imprenditore romeno e al figlio in cabina c’era la moglie Regina di 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese. Tra i passeggeri c’erano anche un amico canadese del figlio trentenne, Julien Broussard e una famiglia italo francese, sempre amici del noto imprenditore. Si trattava dell’imprenditore pavese Filippo Nascimbene, della moglie Claire Stephanie Caroline e il figlio di un anno Raphael. Con loro anche la suocera Miruna Anca Wanda Lozinski. Tutti erano saliti a bordo dell’aereo Pegasus Pc-12 qualche giorno prima da Bucarest e avevano fatto scalo a Linate. Erano diretti a Olbia, in Sardegna dove il noto imprenditore possedeva una villa.