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sabato 30 Settembre 2023

Kalashnikov in auto, preso l’ex vigilante con il vizio delle armi

Il meccanico/vigilante con l’arsenale nel bagagliaio dell’auto. Era un habitué delle armi da guerra e d’assalto Orazio Nasca, milanese 50enne scoperto dalla polizia durante un controllo con una vera “santabarbara” nascosta in automobile. E aveva scontato oltre 16 anni in carcere per una rapina finita in omicidio, costata la vita nel 1998 a un carabiniere. Granate e fucili d’assalto per cominciare, poi Ak47 Kalashikov e centinaia di munizioni. Che cosa ci facesse O.N. a quell’ora tarda di martedì con tutte quelle armi gli inquirenti stanno cercando di scoprirlo. In passato aveva partecipato a rapine a mano armata. Nel frattempo gli agenti hanno arrestato l’ex vigilante e sedicente meccanico per detenzione illegale di armi da guerra. Tutte arme, per giunta, clandestine.

La Lancia Ypsilon sospetta con l’arsenale

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante l’attività di controllo del territorio in via Comasina verso le ore 23, hanno notato una Lancia Ypsilon che circolava con una targa di prova. Quindi, insospettiti, l’hanno fermata per un controllo. L’uomo ha riferito ai poliziotti di essere un meccanico che, pur in tarda serata, stava provando la vettura. Gli agenti non gli hanno creduto e gli hanno intimato di scendere per poterlo identificare. E infatti hanno scoperto che l’uomo aveva una lunghissima lista di precedenti. Poi hanno chiamato i colleghi della Squadra Mobile per la perquisizione.

I kalashnikov, le granate, le armi d’assalto

E infatti all’interno del portabagaglii, tutte nuove e imballate. Gli agenti hanno rinvenuto cinque Kalashnikov AK 47, un fucile d’assalto, tre pistole, sei granate, 800 munizioni di diverso tipo e calibro e un manganello telescopico. Una santabarbara di armi d’assalto. Erano destinate a nuove azioni illegali? Oppure O.N. faceva parte di qualche traffico? Vista la quantità delle armi, ed la loro pericolosità, gli agenti hanno portato in carcere il 50enne.

Il lavoro come guardia e la rapina finita in omicidio

Un uomo che con le armi di quel tipo aveva del resto molta esperienza. Nasca infatti e’ un’ex guardia giurata di Garbagnate che poi era passata ad azioni criminose, evidentemente piu’ redditizie. Nel 1998 lo avevano arrestato per una rapina finita nel sangue. Quella notte, lui e altri due complici erano entrati in un’azienda di Caronno Pertusella. Aspettavano  l’arrivo delle guardie giurate per rubare loro le armi. Ad anticipare i vigilantes, però, erano stati i carabinieri. Un maresciallo, Giovanni Palermo, si era trovato faccia a faccia con i rapinatori, uno dei quali aveva sparato, uccidendolo. E Nasca, che pure non aveva partecipato all’omicidio ma era considerato basista dell’operazione, era finito in carcere. Lo avevano condannato a 16 anni e 4 mesi.

Francesco Gastaldi
Francesco Gastaldi
Giornalista professionista dal 2004, formatosi sulle cronache sportive prima di imboccare la strada della cronaca e della politica. Vent'anni e oltre di redazione al Cittadino di Lodi, iniziando sui campi di calcio della serie D per terminare co-dirigendo il desk di cronaca. Oggi collabora con il Corriere della Sera Milano e associazioni di categoria.

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