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lunedì 25 Settembre 2023

Narcos, il mistero degli 800mila euro nascosti nei borsoni da palestra

Che cosa ci facessero con quasi un milione di euro in contanti dentro le borse da palestra non e’ chiaro. La polizia ha arrestato i due giovani, entrambi albanesi, per ricettazione. Ma e’ convinta che dietro il ritrovamento “a sorpresa” ci sia un grosso giro di traffico di droga e che i due possano appartenere a organizzazioni di narcos. Il ritrovamento, comunque, e’ degno di un film hollywoodiano. I contanti erano divisi in gruppi di mazzette da 7 e da 10mila euro, ognuna delle quali avvolta nel cellophane. I due ragazzi trovati con gli 800.000 euro nei borsoni, e arrestati, sono due giovani albanesi di 28 e 19 anni.

I due borsoni con gli 800mila euro divisi in mazzette all’interno

L’indagine nasce da una soffiata agli agenti della Squadra Mobile di Milano. La notizia riguardava un appartamento in Via della Cooperazione a  Rozzano, e a quanto pare utilizzato da pregiudicati albanesi per narcotraffico.  

Entrate e uscite sospette dallo stabile della droga

Giovedì scorso, gli agenti della sezione antidroga hanno avviato un blitz per scovare l’appartamento e i narcos segnalati. Nella tarda serata dal portone del civico 109, improvvisamente sono usciti due giovani. I due hanno attirato l’attenzione degli agenti: dapprima pareva si conoscessero. Poi hanno iniziato a camminare a 10 metri l’uno dall’altro. L’atteggiamento equivoco dei due ha indotto i poliziotti a seguirli. Dopo aver percorso circa 150 metri, i due sono giunti in un parcheggio davanti ad alcuni negozi commerciali con un’auto ad attenderli. 

Il blitz e la scoperta dei due borsoni pieni di soldi

Uno dei due giovani si è avvicinato all’autovettura, ha preso una mazzetta di denaro contante attraverso il finestrino, l’ha nascosta sotto il suo giubbotto e ha fatto ritorno allo stabile dal quale era uscito. L’altro, che portava sulle spalle uno zainetto, è rimasto nel parcheggio altri 10 minuti, in evidente attesa di qualcuno.

Improvvisamente è sopraggiunta una seconda autovettura di grossa cilindrata dalla quale è uscito un uomo che si è messo a fare da “palo”, mentre il ragazzo con lo zaino è entrato nell’autovettura e dopo poco è sceso con la borsa piena. Anche lui incamminandosi verso il palazzo da cui era uscito poco prima.

In quel momento i poliziotti dell’antidroga hanno deciso di intervenire. All’interno dello zaino vi erano numerose mazzette di denaro contante, confezionate in involucri di cellophane sottovuoto, tipico del denaro usato per il narcotraffico. 
I poliziotti hanno individuato l’appartamento nel quale dimoravano, al cui interno vi era anche l’altro giovane, e lo hanno perquisito.

Il sospetto sulla filiera dei narcos albanesi

Due borsoni da palestra e uno shopper di plastica erano letteralmente strapieni di mazzette di denaro, per un totale di circa 800.000 euro. Gli agenti hanno anche trovato foglietti e block notes con conteggi e movimentazioni di denaro, involucri di plastica già aperti, due telefoni criptati di nuovissima generazione
I due giovani, di origini albanesi e in Italia da pochi mesi, naturalmente non hanno saputo dire nulla sulla provenienza del denaro. Ma in questura sono sicuri, grazie anche al volume di banconote rinvenute.

Quasi certamente il denaro arriva da compravendita di droga. La Squadra Mobile, guidata da Marco Cali’ e coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, sta accertando se i due albanesi siano riconducibili all’anello della filiera del narcotraffico che si occupa della sola movimentazione del denaro. Vale a dire, quella parte di organizzazione che si occupa di raccolta e trasporto oltre confine per l’acquisto di nuove partite di droga in arrivo da Europa e Sudamerica. I due arrestati si trovano ora a San Vittore pronti a essere interrogati dal gip.

Francesco Gastaldi
Francesco Gastaldi
Giornalista professionista dal 2004, formatosi sulle cronache sportive prima di imboccare la strada della cronaca e della politica. Vent'anni e oltre di redazione al Cittadino di Lodi, iniziando sui campi di calcio della serie D per terminare co-dirigendo il desk di cronaca. Oggi collabora con il Corriere della Sera Milano e associazioni di categoria.

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