Dopo il Daspo del Questore gli era stato vietato di partecipare alle manifestazioni. E allora si e’ messo a dirigere i cortei dei “No Green Pass’ dietro le quinte. Cercava di aizzare le folle con i social network e alimentando la rabbia dei No Vax. La procura antiterrorismo e’ risalita fino a un 28enne “eminenza grigia” dei cortei del sabato. Agiva su chat e pagine Facebook con lo pseudonimo Zeno. E il procuratore Alberto Nobili ha chiesto e ottenuto la perquisizione del giovanissimo organizzatore No Vax.

Denunciato a settembre, amministrava la chat
Martedì mattina, a Milano, la Polizia di Stato ha eseguito il decreto di perquisizione nei confronti del 28enne milanese, indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. Il giovane, già denunciato a settembre per aver preso parte ad iniziative No Green Pass non preavvisate, aveva ricevuto un Daspo urbano dal questore Giuseppe Petronzi e non aveva più potuto da allora partecipare alle manifestazioni.
La figura di Zeno pero’ fin dal principio “ha assunto rilievo strategico nella campagna di protesta contro le misure di contenimento della pandemia”, informa la questura . Si tratta infatti dell’amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2” a cui sono iscritti 32.000 utenti. Attraverso l’uso ingannevole uso dei social network, Zeno dalla scorsa estate, era diventato un punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio.
Il No Vax che promuoveva i cortei del sabato
La martellante campagna mediatica è continuata attraverso messaggi motivazionali tesi a mantenere viva la protesta del sabato. Oltre a ciò’ il 19enne dietro le quinte promuoveva, organizzava e pubblicizzava sit-in e nuove manifestazioni. Ad esempio presidi del martedì e giovedì sera in piazza Fontana.
”Un milione in piazza Duomo il 27 novembre”
La sera dello scorso 20 novembre, dopo il fallimento dell’assalto dei No Vax a piazza Duomo presidiata, passo’ al contrattacco cercando di promuovere una mobilitazione nazionale per il prossimo sabato 27 in piazza Duomo. “Prevista la partecipazione di un milione di persone”, scrisse. E aveva iniziato ad aizzare i partecipanti per convincerli a portare ed accendere torce da stadio. Martedì, inoltre, ha diffuso alcuni post in cui ha iniziato a promuovere una manifestazione internazionale, sempre contro l’obbligo del passaporto sanitario, da tenersi a Ginevra (Svizzera) il prossimo 31 dicembre.
I Green Pass scaricati dalla rete e inviati via chat
Gli inquirenti durante la perquisizione hanno scoperto che via Telegram il giovane ha inviato file contenenti 1.000 certificati verdi, intestati ad altrettanti soggetti, su cui sono in corso accertamenti per rintracciare l’origine. L’uomo ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. Per tale motivo, ha ricevuto anche una denuncia per ricettazione, insieme ad altri due colleghi, individuati tra i destinatari dei file contenenti i Green Pass, e sottoposti a perquisizione e sequestro dei device.
In casa il giovane aveva anche un’accetta ed un coltello “survivor”, in uno zaino attrezzato con kit di sopravvivenza e tirapugni. Oltre a due armi (ma autorizzate) per uso sportivo. Gli agenti hanno sequestrato tutto il materiale.