Smaltivano i rifiuti in “nero”, di notte, nel campo rom di via Vaiano Valle. E li smaltivano bruciandoli, con falò non solo illeciti, ma anche pericolosi. Da tempo osservati dai residenti e denunciati alle forze di polizia. Che nei giorni scorsi hanno fatto irruzione nel campo nomadi scoprendo l’attività di smaltimento illecito e denunciando i due “imprenditori”. Entrambi del Montenegro, ultracinquantenni e notificati con un allontanamento dalla Regione Lombardia.
S.S. (classe 1969) e S.S. (1966), sono i responsabili dei falò di rifiuti notturni fermati dopo un’indagine della Polizia locale nel campo nomadi abusivo di via Vaiano Valle. L’accusa e’ di combustione illecita di rifiuti finalizzata a un’attività di raccolta, stoccaggio, abbandono, smaltimento e vendita irregolare che veniva effettuata nell’area in modo organizzato. La denuncia e’ arrivata dopo che Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale hanno effettuato un blitz congiunto nel campo.
La segnalazione dei residenti, tre mesi di indagini
L’indagine della Polizia locale era iniziato in seguito alla denuncia di un cittadino che aveva visto falò notturni e un consistente traffico di furgoni. Un andirivieni di mezzi che finiva regolarmente con un incendio e accumuli di rifiuti. La sorveglianza del campo andava avanti da tre mesi e ha portato alla luce lo smaltimento fantasma dei due montenegrini.
Magazzini, falò e cumuli di rifiuti nel campo rom
Il traffico illecito si concentrava soprattutto nelle ore notturne. Durante i controlli la Polizia locale ha potuto verificare che i furgoni, non appartenenti a persone del campo, entravano e parcheggiavano accanto all’abitazione dei due soggetti. Immediatamente smistavano il carico ai confini dell’area abitata, separando l’indifferenziato (materassi, legno, divani eccetera) da elettrodomestici e ferro, destinati alla vendita. I responsabili apricavano i falò per “smaltire” la parte indifferenziata al e ricavare nuovi pezzi di ferro da rivendere. La parte ‘preziosa’ dei rifiuti, quella ferrosa, rimaneva stoccata in alcuni capannoni trasformati in depositi, ai margini del campo. I due “imprenditori” spostavano tutto il resto dei rifiuti, che non riuscivano a bruciare, verso l’esterno dell’area. Creando enormi cumuli di immondizia.
L’assessore Granelli: “Guardia alta contro occupazione abusiva e attività illecite”
“Teniamo alta l’attenzione su tutte le aree soggette a occupazione abusiva e degrado – dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza -. Qualche giorno fa siamo intervenuti su viale Molise. Ora su via Vaiano Valle dove si svolgeva anche un’attività illecita bloccata grazie all’intervento della Polizia locale. Mi preme ringraziare anche i cittadini che segnalano e denunciano le irregolarità, questo ci permette di controllare il territorio ancora meglio e di ripristinare la legalità“.
Almeno quattro gli incendi pericolosi in tre mesi nel campo rom
Sono almeno quattro gli episodi rilevati dalla Polizia locale nel corso di tre mesi di assidua sorveglianza del campo, a causa del buio non è stato possibile individuare tutte le persone coinvolte. Ma i due S.S. comparivano sempre nel coordinare le operazioni illecite, dall’arrivo dei furgoni al momento in cui i fuochi venivano appiccati. L’attività illecita aveva il vantaggio del doppio introito, da una parte la raccolta dei rifiuti e dall’altra la rivendita del materiale raccolto.