Due ragazzi – uno di Milano e il secondo di Torino – arrestati per violenze sessuali di gruppo a Capodanno. A incastrare i due il ritrovamento, presso le rispettive abitazioni, di materiale informatico e capi di abbigliamento corrispondenti a quelli indossati la sera del 31 dicembre 2021. Senza contare le testimonianze di almeno cinque vittime che hanno riconosciuto i due, confermando così l’identificazione emersa dalle analisi dei video.
Uno dei due fermati e’ coinvolto nella violenza sessuale di gruppo ai danni delle due giovanissime tedesche in piazza Duomo (con annessa rapina). L’altro fa parte di un branco che assali’ e violento’ un gruppetto di quattro ragazze, rapinando una di loro. I due sono statti portati in carcere a Milano e Torino. Entrambi stavano progettando la fuga cosi’ la polizia ha accelerato l’arresto.
Dodici indagati dopo le perquisizioni a Milano e a Torino
Dodici indagati per ora dopo le 18 perquisizioni, sette delle quali a Milano e nove a Torino. Ma le indagini del pool “fasce deboli” continuano perche’ e’ piu’ che un sospetto che le vittime delle violenze sessuali della notte di Capodanno siano più delle nove finora accertate. Nel frattempo il Comune di Milano si costituisce parte civile nel futuro processo contro gli aggressori del “branco”. “Fatti del genere – afferma il sindaco Giuseppe Sala – non devono piu’ accadere”.
Nell’indagine della Procura di Milano sulle aggressioni in piazza Duomo nella notte di Capodanno inquirenti e investigatori sono al lavoro per individuare altre vittime. Per avere certezza sugli autori delle violenze, in corso anche i riscontri incrociati tra le testimonianze delle ragazze accerchiate, rapinate e molestate e il materiale raccolto nelle perquisizioni della Squadra Mobile. Ci sono indumenti e cellulari sequestrati ai 18 identificati, ma anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e i video finiti sul web.
Grazie alle banche dati delle forze dell’ordine e al software di riconoscimento facciale, la squadra mobile, come scritto dal Corriere della Sera, ha identificato sette giovani domiciliati a Milano (italiani e nordafricani), nove a Torino, uno di Rozzano, uno della Bergamasca.
Violenze di Capodanno, ci sono altri casi. Le vittime: “Li trovino e si faccia giustizia”
Dei 18 ragazzi identificati e perquisiti sono 12 al momento gli indagati a vario titolo per violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate. Il numero ovviamente è destinato a crescere. Allo stato, gli inquirenti sono convinti di aver individuato tutti i presunti autori delle aggressioni di Capodanno, ma le indagini vanno avanti e si stanno concentrando su altri casi.
“Spero li trovino e che sia fatta giustizia per noi e per tutte le altre ragazze che sono state molestate quella sera“. Una delle due ragazze tedesche coinvolte negli episodi di capodanno a Milano ha commentato all’Ansa le perquisizioni effettuate dalla Polizia.
Il Comune: “Ci costituiremo parte civile”. Il sindaco chiede scusa: “Spero in pene severe”
Il Comune di Milano inoltre si costituirà parte civile. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala commentando al Tg1 gli sviluppi dell’inchiesta sul branco che ha molestato diverse ragazze la notte di Capodanno. Il sindaco ha chiesto scusa a nome suo e della città. “Non ho parlato fino ad oggi – spiega – perché sapevo dell’indagine in corso che seguivo con il questore di Milano. Gran parte del branco arriva da fuori Milano, però queste cose non possono accadere. Sono vicino alle ragazze. Mi scuso a nome mio e della città. Il Comune si costituirà parte civile nel processo, e spero in pene severe“.
Le violenze di Capodanno hanno riportato in superficie un problema gia’ emerso in campagna elettorale, cioè la necessità di dotare la Polizia Locale di più uomini, mezzi e tecnologie. “Porterò in Giunta nei prossimi giorni una delibera per assumere 500 vigili, lo avevo promesso in campagna elettorale. E spero che lo stesso faccia la polizia di Stato. Serve più gente sul territorio”.