Il loro nome di battaglia su Telegram era “i Guerrieri’, in chat programmavano azioni violente già a partire dalla prossima manifestazione di Roma contro il Green Pass. La procura antiterrorismo di Milano ha smantellato una cellula No Vax che si stava preparando a creare disordini ai prossimi cortei contro il lasciapassare verde. Ma attraverso Telegram avrebbero incitato altri membri in altre città’ italiane a programmare azioni clamorose e violente contro rappresentanti istituzionali.
Ordigni fai-da-te, coltelli e spray al peperoncino
Gli indagati nell’operazione della Polizia di Stato coordinata dalla Sezione distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, al momento sono otto. L’indagine ha portato la polizia a eseguire numerose perquisizioni. Otto solo a Milano, più altri blitz a Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia. La frangia No Vax, che aveva intenzione di costruire rudimentali ordigni “fai da te” e di approvvigionarsi di coltelli, era composta da 5 donne e 3 uomini.



Tra gli indagati anche un ex indipendentista veneto
Gli otto indagati sono incensurati e senza alcuna appartenenza politica. A parte un 33enne hanno tutti età compresa tra i 46 e i 52 anni. Uno di loro figura essere un “ex indipendentista veneto titolare di porto d’armi”. Inoltre ci sono il dipendente di un grande magazzino di distribuzione, un cassaintegato, l’addetto di un’azienda di grande ristorazione e un custode. Le indagini sono partite dagli amministratori della chat Telegram “I Guerrieri” per poi risalire ai profili dei partecipanti. Soprattutto le cinque donne vengono descritte dagli inquirenti come “molto determinate e molto arrabbiate”.
Telefonate No Vax in armeria: “Avete dei tirapugni?”
Nel corso delle perquisizioni sarebbero state trovate armi, come coltelli e bastoni, ma anche sfollagente, katana, spray al peperoncino. Dalle chat di gruppo emerge che alcuni di loro avrebbero anche “telefonato ad alcune armerie per avere informazioni sull’acquisto di tirapugni da usare contro le forze dell’ordine”.
”Mutare con violenze la politica del Governo sui vaccini”
Gli otto indagati portavano avanti “iniziative volte ad affermare le convinzioni dell’area cosiddetta No Vax”, dicono gli inquirenti. E le “azioni violente” che stavano programmando erano “tese a mutare o condizionare la politica governativa e istituzionale in tema di campagna vaccinale“. Lo hanno scritto il capo del pool antiterrorismo di Milano Alberto Nobili e il pm Piero Basilone nei decreti di perquisizione.
La chat Telegram “i guerrieri”: obiettivi cortei e personalità istituzionali
La prima manifestazione nel mirino sarebbe stata quella dei No Green Pass a Roma prevista per l’11 e il 12 settembre. La Procura di Milano ha indagato gli otto perquisiti per istigazione a delinquere aggravata. Gli inquirenti hanno anche controllato notebook, cellulari, memorie e supporti informatici anche per ricostruire “i rapporti tra gli indagati e tra questi e altri soggetti che potrebbero aver concorso all’istigazione alla commissione di delitti connotati dalla violenza contro persone e cose” e la “delineazione dei rispettivi ruoli“. Già a Milano nei giorni scorsi la Procura aveva disposto la perquisizione per quattro No Vax dopo l’assalto a un banchetto della candidata del Movimento 5 Stelle di Milano Layla Pavone. Non e’ chiaro se gli indagati siano gli stessi, anche se non e’ escluso che il blitz rientri nella “strategia della tensione” invocata sulla chat Telegram dei Guerrieri.