Processo a un passo per Omar Confalonieri, l’agente immobiliare di via Montenapoleone accusato di aver drogato una coppia durante un appuntamento per poi poter abusare sessualmente della moglie. L’episodio per cui la pm Alessia Menegazzo chiede il rito immediato risale al 2 ottobre. Confalonieri è invece in carcere dal 6 novembre scorso.
Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Alessia Menegazzo, sulla base delle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e della compagnia di Corsico, ritengono di avere raccolto tutti gli elementi per provare la responsabilità del professionista.
Chiuse le indagini la Procura ha dunque chiesto il processo con rito immediato. Prove evidentemente schiaccianti (su Confalonieri gravano altre quattro denunce di altrettante vittime, uscite allo scoperto dopo il caso del 2 ottobre) per cui la Procura ritiene di dover saltare la fase dell’udienza preliminare. L’agente immobiliare milanese è in carcere dallo scorso 6 novembre con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni per aver stordito la coppia, interessata alla compravendita di un immobile, con dosi massicce di benzodiazepine. Poi aveva abusato della donna nella casa dei due, lo scorso 2 ottobre.
La richiesta di immediato, nelle indagini dei carabinieri, coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, verrà valutata dal gip Stefania Pepe, che ha emesso l’ordinanza cautelare nei mesi scorsi. Poi l’arrestato potrà avanzare la richiesta di essere giudicato con rito abbreviato per poter accedere a uno sconto di pena.
La ricostruzione della vicenda
Lo scorso 3 dicembre, la donna nell’incidente probatorio davanti al gip ha ripercorso quel giorno “da incubo”. Secondo l’accusa Confalonieri avrebbe sciolto un potente sonnifero nei loro spritz all’ora di pranzo in un bar vicino a casa. L’appuntamento era stato fissato per la compravendita di un garage. Ma alla coppia l’atteggiamento di Confalonieri era apparso strano fin dall’inizio. La stessa donna ha dichiarato al gip di aver cercato di chiudere l’incontro il prima possibile a causa degli atteggiamenti dell’agente, notati anche dal barista.
Troppo tardi. L’uomo li aveva già narcotizzati al punto da annullare qualsiasi loro volontà Poi il 48enne li aveva accompagnati nel loro appartamento. L’uomo completamente stordito. L’agente invece ha violentato la donna mentre in casa era presente anche la figlioletta di nove mesi. Un racconto verificato dai carabinieri grazie ai filmati delle telecamere del quartiere, che mostrano l’agente immobiliare sorreggere l’uomo barcollante prima di entrare in casa, e la donna che cammina a fatica con la figlioletta in braccio. Sono poi le telecamere del balcone della loro casa a riprendere le violenze sulla donna, scalza e vestita con abiti diversi da quelli che aveva in precedenza.
La vittima, scrive il gip Pepe nell’ordinanza, era “accasciata su una poltrona, come svenuta, in evidente stato di incoscienza e senza scarpe“. Quando i due si riprendono, riescono a dare l’allarme ai parenti, e poi a chiamare il 118. Poche ore dopo, scatta la denuncia ai carabinieri.
Confalonieri presunto violentatore seriale?
Intanto, va avanti la tranche d’indagine per far luce su altri casi simili ai danni di altre donne (quattro di loro sono state ascoltate in Procura nelle scorse settimane) che si sono fatte avanti per denunciare ciò che avrebbero subito con lo stesso schema dall’agente immobiliare. Il presunto “violentatore seriale” ha già ottenuto una condanna a Monza nel 2009 per un fatto analogo. Un altro fascicolo a suo carico era stato archiviato nel 2010 a Bergamo.