Erano andati in gita da Verona a Milano con l’intento di visitare le vie tanto decantate nei brani dei loro trapper preferiti del calibro da Baby Gang, Neima Ezza, Rondo da Sosa, Sacky 20148, Samy o Kero, che speravano di poter incontrare dal vivo. Ma quella che doveva essere una giornata di divertimento e svago si è tramutata in un vero e proprio incubo. I protagonisti di questa vicenda sono quattro ragazzi veronesi, due fratelli di 18 e 16 anni, un cugino di 16 e un amico di 18, che giunti in zona San Siro hanno deciso di addentrarsi in alcune vie note per lo spaccio di sostanze stupefacenti e spesso al centro di fatti di cronaca.
I ragazzi, giunti in via Corno di Cavento, sono stati accerchiati da una decina di minorenni nordafricani, che hanno intimato loro di consegnare quello che avevano. Uno dei quattro, uno dei due sedicenni fuggito subito, si è rifugiato in un bar poco distante raccontando l’accaduto. Un uomo di circa 50 anni lo ha tranquillizzato e si è offerto di accompagnarlo a vedere cosa era successo e prestare aiuto a lui e ai suoi amici, ma lungo il tragitto, in via Gigante, lo ha spinto ha terra e lo ha rapinato della felpa e delle scarpe di marca. A quel punto il ragazzo, scalzo, ha incontrato un passante, un 35enne, che a differenza dell’altro uomo lo ha aiutato e ha allertato la Polizia.
L’intervento della Polizia
Una volta giunti sul posto gli agenti sono riusciti a rintracciare gli altri tre veronesi, che stazionavano in piazzale Lotto. Il 18enne, fratello del 16enne che era scappato, era stato rapinato di caricabtterie e AirPods, mentre all’altro 16enne erano stato portati via gli occhiali da sole, mentre il cugino 18enne era riuscito ad allontanarsi indenne. Proprio mentre i poliziotti identificavano i quattro e raccoglievano la loro versione dei fatti, le vittime hanno riconosciuto poco distante alcuni dei rapinatori, che sono così stati fermati dagli agenti e, effettivamente, trovati in possesso delle cuffie e degli occhiali.
Il fermo dei giovani rapinatori e la rivolta del quartiere
I giovanissimi rapinatori, tutti minorenni italiani di seconda generazione (14, 15 e 16 anni) residenti in zona, sono stati caricati nella volante per essere accompagnati in questura ma in quel momento è arrivato il fratello di uno dei fermati, un ragazzo di 20 anni, che ha aizzato la folla contro le forze dell’ordine. L’episodio è testimoniato da alcuni video che circolano in rete, tra cui alcuni pubblicati su Instagram da Francesco Giani, capogruppo della Lega al Municipio 7. Dopo qualche attimo di tensione, con la polizia costretta a fronteggiare più di cinquanta giovanissimi aggressivi, la situazione si è risolta. I tre sono stati indagati con l’accusa di rapina aggravata, mentre il 20enne deve rispondere dell’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.