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sabato 30 Settembre 2023

Viaggi della speranza, 10 arresti per traffico di clandestini afghani e africani

Traffico di esseri umani clandestini dall’Afghanistan e dall’Africa, 500 euro a clandestino per gestire la sua ”ospitalita’” a Milano e poi trasferirlo verso la Francia, il Belgio e in generale verso Paesi francofoni dell’Unione Europea. La Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Dda della Procura di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia, ha smantellato due associazioni per delinquere finalizzate al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Una cellula di afghani si occupava di trasferire gli immigrati in arrivo da Kabul, un’altra di camerunensi si occupava di quelli in arrivo dalla Libia.

Gente disperata che aspirava andare a vivere in Francia e nel Nord Europa. La squadra mobile ha arrestato dieci trafficanti di clandestini. Quattro degli indagati sono afghani, gli altri sei sono cittadini del Camerun. La polizia e’ riuscita a ricostruire almeno 29 viaggi della disperazione.

Ricostruiti almeno 29 viaggi della disperazione con centinaia di clandestini

I poliziotti, da anni impegnati nell’analisi della situazione dei flussi migratori illegali, hanno smantellato le due cellule grazie a sorveglianza, intercettazioni e anche analisi dei dati di traffico telefonico degli indagati. I quali si occupavano di trasferire via terra (prevalentemente nei camion o nei treni) migranti provenienti dalla zona centrale dell’Africa o dall’Afghanistan. Non solo, si occupavano anche di tutta la logistica e dell’ospitalita’ a Milano in attesa di programmare il viaggio, attraverso appartamenti affittati.

L’indagine, come detto, ha consentito di ricostruire dettagliatamente ben 29 viaggi trasferendo centinaia di persone. Gli indagati si sono occupati di tutto l’aspetto organizzativo dei viaggi oltreconfine. Dalla ricezione delle richieste dei vari migranti, e di altri trafficanti, all’attraversamento della frontiera.

Un guadagno di 500 euro per ogni clandestino, smantellate due cellile

Per incrementare il “business” criminale, gli indagati operavano in “sincrono” per individuare gli appartamenti da affittare per poi ospitare i clandestini in attesa della partenza. Poi programmavano i viaggi “con una continua e meticolosa ricerca di disponibilità sui vari portali della mobilità condivisa, cercando i tragitti più idonei per evitare eventuali controlli delle Forze dell’Ordine”. In ultimo, si attivavano per recuperare documenti di identità validi per l’espatrio da consegnare ai clandestini. In questa maniera traevano in inganno gli stessi vettori, convinti che stessero trasportando stranieri regolari. Per ogni passaggio oltreconfine i trafficanti guadagnavano almeno 500 euro.

Francesco Gastaldi
Francesco Gastaldi
Giornalista professionista dal 2004, formatosi sulle cronache sportive prima di imboccare la strada della cronaca e della politica. Vent'anni e oltre di redazione al Cittadino di Lodi, iniziando sui campi di calcio della serie D per terminare co-dirigendo il desk di cronaca. Oggi collabora con il Corriere della Sera Milano e associazioni di categoria.

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