Un arresto e 83 denunce. Oltre trecento indagati in totale fin dal primo corteo dopo quattordici settimane a sfilare attraverso Milano contro il Green Pass. E infiltrazioni di ogni tipo, dall’area antagonista a quella neofascista. Nell’ultimo corteo di sabato la new entry si chiama Maurizio Paolo Ferrari, di 76 anni e noto come ex brigatista rosso scarcerato nel 2004 ma mai dissociatosi dalla lotta armata. Partecipo’ a sequestri di persona e a rivolte carcerarie (Asinara) e fu condannato a 30 anni. Sabato era in prima fila contro il Green Pass. Il questore Giuseppe Petronzi lo ha denunciato per manifestazione non preavvisata.

L’irriducibile Br e il fondatore di Dodici Raggi
L’altro personaggio noto appartiene a un mondo diametralmente opposto a quello di Ferrari. Alessandro Limido, di 42 anni, tra i fondatori e capo della Comunità militante dei Dodici Raggi di matrice neonazista (e molto forte a Varese), già sotto inchiesta per ricostituzione del partito fascista. A Limido, e ad altri otto elementi di Do.Ra. la Questura ha contestato anche il reato di apologia di fascismo. I manifestanti di Do.Ra. – a parte uno di Bergamo tutti varesini – hanno i 28 e i 45 anni, per tutto il corteo hanno lanciato epiteti e cori inneggianti al fascismo. Gli agenti hanno bloccato i nove esponenti del gruppo neofascista in viale Abruzzi all’angolo di via Pecchio. In questura e’ scattata la denuncia per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Per tutti e nove i neonazisti il questore Giuseppe Petronzi ha firmato fogli di via obbligatorio dal Comune di Milano per un anno.
La Questura: “Scongiurati incidenti gravi”
“Abbiamo monitorato e bloccato gruppi di violenti – spiegano dalla Questura – tutte le volte in cui hanno cercato il contatto con le forze dell’ordine. Vani anche i tentativi di raggiungere obiettivi sensibili come la sede della Cgil”. In via Corridoni sono avvenuti gli scontri piu’ importanti tra agenti e manifestanti. Arrestato un egiziano di 22 anni per resistenza a pubblico ufficiale (e già gravato di un precedente ordine di allontanamento). Grave anche l’aggressione a una troupe di Mediaset, con la conseguente condanna dell’episodio da parte dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
Anche denunciati per petardi e violenza
Il corteo si e’ sciolto in serata dopo aver creato molti disagi al traffico, ma contenuto sempre dalle forze dell’ordine. Oltre ai nove neofascisti gli altri 74 denunciati a piede libero devono rispondere di manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Tra queste, un 29enne bergamasco – cui è stato notificato un Foglio di Via Obbligatorio di un anno – e un 48enne brianzolo per accensioni ed esplosioni pericolose. Indagati anche un 28enne milanese per oltraggio a corpo politico e una donna di 47 anni per travisamento.