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lunedì 25 Settembre 2023

“Ho sparato a moglie e figlia, mi uccido”. Omicidio e suicidio a Carpiano

Ho sparato a mia moglie e a mia figlia, ora mi uccido“. La telefonata agli operatori del 118 dopo aver massacrato la propria famiglia e prima di suicidarsi con un colpo alla tempia. La tragedia famigliare – duplice omicidio e suicidio – si e’ consumata domenica pomeriggio in un appartamento di una casa popolare di Carpiano, comune del Milanese, intorno alle 13. Salvatore Staltari, 70enne pensionato con vecchi precedenti penali e problemi psichiatrici, ha ucciso con un colpo di revolver prima la moglie Catherine Panis, 41enne di origini filippine e dipendente di una ditta del paese, e la figlia minorenne Stephanie, 15 anni e studentessa. Dopo, ha rivolto l’arma verso se stesso, sparandosi un colpo alla tempia.

Un colpo alla testa con un cuscino

Il delitto si e’ consumato nell’abitazione che i tre dividevano nella frazione Francolino, zona industriale di Melegnano. Oltre alla chiamata al 112, poi smistata al 118, alcuni testimoni hanno udito un colpo di pistola intorno alle 13.45 di domenica. Da come i carabinieri della compagnia di San Donato, che stanno indagando sull’omicidio-suicidio insieme alla procura di Lodi, hanno trovato i tre cadaveri, e’ presumibile che Staltari abbia ucciso sia la moglie che la figlia con un unico colpo di pistola alla testa delle vittime, forse attutito con un cuscino (ma questo particolare non e’ stato confermato. Per uccidere la moglie e la figlia minorenne, l’omicida ha usato una pistola con matricola ma, a quanto risulta agli inquirenti, detenuta illegalmente.

I soccorritori sono arrivati sul posto intorno alle 14 ma una volta all’interno dell’appartamento si sono trovati di fronte i tre corpi morti. A sigillare la scena del delitto gli uomini del nucleo operativo radiomobile del tenente Valerio Azzone. Nel bilocale al secondo piano della palazzina, tutti e tre i cadaveri sono stati trovati in camera, sul letto a castello. La figlia sopra mentre la coppia e’ stata rinvenuta fianco a fianco al piano inferiore. E’ molto probabile, secondo i primi esami del medico legale, che Staltari possa aver ucciso moglie e figlia nel sonno gia’ domenica mattina, prima di chiamare il 112 e infine farla finita. Mamma e figlia sono state uccise con un unico colpo alla testa, mentre Staltari si e’ ucciso sparandosi alla tempia dopo essersi sistemato sul letto a fianco della moglie.

Una lettera: “Stanco dei continui litigi”

Sulle ragioni del terribile gesto sta cercando di far luce la procura di Lodi. I carabinieri hanno trovato nell’appartamento di Staltari un manoscritto di cinque pagine in cui l’omicida raccontava di “essere stanco della coniuge e dei continui litigi” e di voler allontanare la figlia 15enne (i due erano sposati da quasi vent’anni) dalla madre. Nel manoscritto non emergerebbe un chiaro riferimento al possibile omicidio, che resta comunque intuibile dalle parole dell’uomo, sottoposto a sempre maggiori pressioni e insoddisfazioni dalla vita di coppia e problemi di depressione che emergerebbero dalle sue stesse parole. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di San Donato, l’uomo era anche malato (ipertensione) mentre non trovano conferme il movente legato a motivi economici. Staltari percepiva una pensione mentre la consorte lavorava come operaia presso cooperative nelle ditte logistiche del Milanese (tra cui in passato Amazon).

Francesco Gastaldi
Francesco Gastaldi
Giornalista professionista dal 2004, formatosi sulle cronache sportive prima di imboccare la strada della cronaca e della politica. Vent'anni e oltre di redazione al Cittadino di Lodi, iniziando sui campi di calcio della serie D per terminare co-dirigendo il desk di cronaca. Oggi collabora con il Corriere della Sera Milano e associazioni di categoria.

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