Rabbia, indignazione e dolore sono solo una minima parte delle emozioni provate da gran parte dell’opinione pubblica, comprese le vittime e le relative famiglie, alla notizia della scacerazione di Antonio Di Fazio, l’imprenditore farmaceutico arrestato lo scorso maggio per aver narcotizzato e violentato alcune giovani ragazze e per il tentato omicidio della ex moglie. Una notizia che fortunatamente si è rivelata una fake news, così come specificato dal procuratore facente funzione di Milano, Riccardo Targetti.
L’ex manager si trova ancora nel carcere di San Vittore ed è in attesa del braccialetto elettronico necessario per essere trasferito in regime di detenzione in una struttura psichiatrica. Il braccialetto elettronico dovrebbe arrivare dopodomani, mercoledì 23 febbraio. Dopo di che, come ha disposto il gup Anna Magelli, Di Fazio dovrebbe entrare in un centro del Crest.
Per Di Fazio braccialetto elettronico e trasferimento in una comunità protetta
In una nota, Riccardo Targetti ha precisato che Di Fazio è “tutt’ora detenuto presso il carcere di San Vittore” e in stato di detenzione affronterà il processo con rito abbreviato tutt’ora in corso. inoltre il giudice Anna Magelli, “su istanza dei difensori e con il parere favorevole della procura, ha solo ordinato il trasferimento dell’imputato in una comunità protetta ad alta intensità di protezione, ove rimarrà in stato di detenzione con braccialetto elettronico e pertanto nella pratica impossibilità di muoversi e di comunicare con persone diverse dai difensori e dai familiari“.
“Questo comunicato – ha rimarcato Targetti – si è reso necessario per rassicurare le vittime” alle quali “l’errata notizia della scarcerazione ha creato un gravissimo e giustificato allarme“. La vicenda, che era stata trattata da Il Giorno sabato scorso, è stata riproposta anche oggi dal quotidiano torinese la Stampa.