La droga e i soldi nascosta negli armadi e nelle case ”subaffittate”. Chili di droga (marijuana) e migliaia di euro (28mila) nascosti fra scarpe e vestiti. Nel weekend, a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato tre persone per spaccio e detenzione di sostanza stupefacente e ha sequestrato circa 6,5 kg di marijuana e oltre 28 mila euro.
Intorno alle ore 18 di sabato, in via Caprera, gli agenti della 6^ Sezione della Squadra Mobile, hanno individuato un 35enne cittadino gambiano avvicinarsi con fare sospetto ad un 34enne italiano e cedergli una dose di circa 1,2 grammi di cocaina. Fermato lo spacciatore, dalla perquisizione personale, i poliziotti hanno rinvenuto 120 euro in contanti e due cellulari.

Ma il ”grosso” dell’attività e’ venuto fuori nell’abitazione del pusher dove hanno rinvenuto 11.900 euro in contanti nascosti nell’armadio. Durante la perquisizione, poi, i poliziotti hanno rinvenuto un secondo contratto d’affitto sottoscritto per una casa in via Montenero.
Il secondo appartamento e la marijuana nascosta nel trolley
Gli agenti hanno condotto nell’abitazione in centro il 35enne e trovato un connazionale 37enne. Adagiato sul pavimento, c’era anche un trolley con 8 buste di marijuana
per un totale di circa 6 chilogrammi e mezzo di sostanza. E, ancora una volta, i soldi erano nascosti nell’armadio anche di questa seconda abitazione. In scatole da scarpe nascoste tra gli abiti la pattuglia ha rinvenuto e sequestrato altri 16.400 euro in contanti, insieme a un bilancino di precisione e un telefono cellulare. Entrambi gli uomini, pregiudicati, sono in arresto per detenzione e spaccio di stupefacenti.
E’ ai domiciliari ma spaccia dalla finestra: rispedito in carcere
Nella stessa giornata arrestato un altro spacciatore, un italiano 64enne sottoposto agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio. Gli agenti hanno assistito allo scambio di una dose di cocaina che il 64enne ai domiciliari cedeva dalla finestra ad un acquirente di 35anni. Un sistema semplice per continuare a spacciare anche dalla ”prigione” di casa sua. Gli agenti hanno arrestato il pusher, che in casa aveva altre due dosi della stessa sostanza. Il tribunale, ovviamente, gli ha revocato la misura dei domiciliari rimandandolo in carcere.