Il mistero dello scheletro a bordo strada. Da quanto tempo quelle ossa fossero in quel punto, nascoste dall’erba alta, non si sa. Ne’ cosa ne abbia causato la morte, se un atto volontario o un omicidio. Uno scheletro umano è stato rinvenuto, lunedi mattina , sotto un cavalcavia a circa 4 chilometri dalla barriera autostradale A1 di Milano Sud. A fare la macabra scoperta alcuni inservienti del servizio strade della Citta’ Metropolitana.
La vittima e’ un pensionato svizzero
L’identificazione e’ ormai certa. Si tratta di Pierre Fellay, pensionato svizzero di 75 anni scomparso il 29 giugno scorso da Fully, nel Vallese. L’uomo si era allontanato alle 9 del mattino su una Dacia Duster color grigio antracite. Era diretto in val de Bagnes, ha raccontato il nipote alla Gendarmeria, ma non vi e’ mai arrivato. L’ultimo avvistamento segnalato alla polizia era avvenuto a Mendrisio, vicino al confine con l’Italia. La scomparsa del pensionato svizzero era stata segnalata anche dalla trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”. L’identificazione appare certa grazie al borsone ritrovato di fianco al cadavere. All’interno c’era il portafoglio con i documenti dell’uomo.

Giallo sulle cause: omicidio o gesto volontario?
Il corpo, ancora con gli abiti addosso, era ridotto quasi interamente a uno scheletro. A occuparsi delle indagini e’ la Polizia Stradale di San Donato Milanese. Le cause sono ancora un mistero. L’auto, la Dacia Duster, non e’ mai stata ritrovata. L’uomo potrebbe aver compiuto un gesto disperato ma potrebbe o stato vittima di un agguato o un’aggressione. A occuparsi di un’analisi approfondita sara’ l’istituto di medicina legale di Pavia. Lo stesso procuratore Domenico Chiaro ammette che le circostanze del ritrovamento “sono ancora da chiarire” e che al momento “nessuna pista puo’ essere esclusa”.
L’esame medico legale per chiarire il mistero
Cosa e’ realmente successo a Fellay? Difficile, anche se non escluso, che il corpo sia stato portato in quel luogo da altri. Lo scheletro era letteralmente sommerso dalla vegetazione anche se il luogo e’ molto frequentato. Il caldo estivo inoltre ha accelerato enormemente il processo di decomposizione. In questo modo eventuali segni di aggressione sono stati cancellati. Soltanto l’esame dei medici legali potra’ avvicinare gli inquirenti a cio’ che e’ accaduto al pensionato svizzero.