Dal 10 gennaio si tornera’ in piena emergenza. Mazzata Covid sui trasporti di Milano e Lombardia con oltre 600 dipendenti di Atm contagiati e impossibilitati a lavorare. E Trenord che per l’assenza di macchinisti e personale di bordo taglierà almeno 350 corse giornaliere. L’effetto quarta ondata si fa sentire anche sulla mobilità lombarda, messa in ginocchio dalle molte defezioni del personale risultato positivo al tampone o messo in quarantena. E tra il 30 e il 31 gennaio e’ previsto un nuovo sciopero di Trenord, ad aggiungere ulteriore incertezza al quadro gia’ complesso.
Atm oggi decide: previsti tagli a metro’ e tram
Sono 510 i lavoratori di Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale a Milano, positivi al Covid e altri 130 quelli in quarantena. Visti i numeri delle persone assenti per Covid, è possibile che Atm debba applicare inevitabilmente una riduzione del numero di corse giornaliere. Per questo l’azienda oggi 7 gennaio farà il punto della situazione per valutare le ricadute delle assenze sul servizio a partire dal 10 gennaio, quando riprenderà l’orario normale, dopo questi giorni in cui è stato in vigore quello festivo. Atm al momento ritiene che il sistema “possa tenere”, ma e’ possibile che a partire da lunedi’ vi sia un taglio delle corse urbane.

Il caos trasporti non si ferma a metropolitana, tram e autobus. Trenord, la società che gestisce il trasporto ferroviario passeggeri in Lombardia, dalla fine di dicembre registra regolarmente tra il personale indispensabile circa il 12% di assenze, con soppressioni forzate di circa 100 corse al giorno su oltre 1.800 programmate nelle settimane di festività.
Quarta ondata, scure su almeno 350 treni al giorno
Per l’alto numero di assenze di capitreno e macchinisti dovute alla pandemia Trenord dal 10 gennaio dovrà rimodulare il servizio. L’azienda ha annunciato che sopprimerà circa 350 corse su un totale di oltre 2170 programmate. Durante le ore diurne, come spiega la società in una nota, il servizio sarà ridotto del 12%. Contestualmente, saranno aumentati i posti disponibili sui treni in circolazione. Trenord attualmente registra fra capitreno e macchinisti circa 180 assenze per positività a Covid-19 o quarantene. In aggiunta altri 150 dipendenti sono assenti per cause non direttamente connesse alla pandemia. Su tutte le linee saranno soppresse le corse in circolazione fra le 23.30 e le 5.
Il gruppo ferroviario, specifica che “la decisa accelerata della situazione pandemica ha impatto anche sugli equipaggi di Trenord, rendendo necessaria la riprogrammazione parziale del servizio ferroviario in Lombardia“.
Gia’ durante le feste l’azienda ha registrato infatti una media di oltre cento assenze al giorno per positività a Covid-19 o quarantene fra capitreno e macchinisti, in aggiunta a chi non e’ al lavoro per malattia o permessi. Le assenze sfiorano dunque stabilmente il 12% delle circa 1.300 persone, tra capitreno e macchinisti. “La diffusione dei contagi, per la prima volta dall’inizio della pandemia, sta incidendo fortemente sul servizio”, aggiunge Trenord.
Nuovo sciopero a gennaio, il terzo da dicembre
A incidere ulteriormente sul caos trasporti, lo sciopero dei lavoratori Trenord proclamato tra il 30 e 31 gennaio dalle Rsu 1A e 1B. Le stesse rappresentanze sindacali che tra maggio e dicembre 2021 hanno già dichiarato cinque agitazioni.

Lo sciopero coinvolgerà tutto il personale viaggiante – quindi macchinisti, capitreno e controllori – e durerà 23 ore. L’inizio è fissato per le ore 3 del 30 gennaio – la notte tra il sabato e la domenica – e la fine alle 2 della notte successiva. Proprio perché l’agitazione cade di domenica, come già successo in passato, non dovrebbero essere previste fasce orarie di garanzia. In aggiunta alla situazione dettata dalla pandemia, il rischio e’ quello del caos totale. A rendere tesi i rapporti tra le Rsu e la società è la scelta da parte di Trenord di utilizzare un sistema informatico di programmazione e gestione dei turni.