Aveva elargito oltre 600 mila euro, nell’arco di 13 anni, effettuando un totale di 1.400 transazioni tra bonifici e ricariche su carte postapay pensando di dare una mano economica a quella che si spacciava per la modella brasiliana Maya Mancini, con sui era convinto di aver instaurato una relazione sentimentale a distanza. È la truffa di cui è stato vittima il giocatore professionista di pallavolo Roberto Cazzaniga, venuta a galla grazie a vari servizi effettuati dal programma di Italia 1 ‘Le Iene‘.
Quest’oggi le Fiamme Gialle di Monza, su delega della Procura della Repubblica brianzola, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Gip di Milano, finalizzato alla confisca diretta di denaro e altre disponibilità finanziarie nei confronti di due indagate residenti nelle province di Monza e Cagliari, quale profitto illecito di una presunta truffa aggravata e continuata.
La truffa utilizzando le immagini della top model Alessandra Ambrosio
Secondo le risultanze delle indagini, sono emersi numerosi elementi indiziari che dimostrano come una delle due indagate, agendo sotto il falso nome della modella e grazie al concorso di un’amica fidata del truffato, avrebbe, con artifici e raggiri, dapprima instaurato e coltivato un rapporto telefonico costante fino a convincere il giocatore di volley dell’esistenza della relazione, mostrando via social anche foto ritraenti una nota modella realmente esistente, la top model Alessandra Ambrosio, per poi indurlo a contribuire alle spese mediche occorrenti a far fronte a gravi patologie sofferte (di fatto inesistenti) ovvero per superare presunte difficoltà finanziarie che avrebbero impedito alla ragazza anche l’acquisto di beni di prima necessità.
Tredici anni di calvario per un totale di 1.400 transazioni
Nel corso dell’indagine – originata da una querela della stessa persona offesa e sviluppata anche con accertamenti patrimoniali e finanziari e l’analisi di segnalazioni di operazioni sospette generate dal sistema di prevenzione antiriciclaggio – sono state ricostruite circa 1.400 singole transazioni attraverso le quali il pallavolista ha trasferito – tra il 2008 e il 2021 – sui rapporti finanziari della finta modella sistematiche somme di denaro, in particolare mediante ricariche/bonifici su più carte postepay (generalmente, di importo variabile tra 200 e 3.000 euro), ovvero con disposizioni di bonifico su conti correnti bancari e postali, oltre a provvedere all’acquisto di un’autovettura.
Le somme così accreditate sono state quasi esclusivamente utilizzate da “Maya” per prelievi di denaro contante da vari sportelli bancari e postali, pagamenti on line e/o presso esercenti vari per spese voluttuarie. Parte delle somme sono state trasferite all’altra complice residente in Brianza (circa 90 mila euro), oltre che a persone rientranti nella sfera familiare della stessa indagata.
Sequestro preventivo di 74 mila euro
Al termine delle indagini, in accoglimento della proposta di sequestro preventivo avanzata dalla Procura della Repubblica di Monza, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale brianzolo ha adottato il relativo provvedimento ablativo, la cui esecuzione è in corso a cura delle Fiamme Gialle fino a concorrenza di circa 74 mila euro, corrispondente all’importo del profitto di truffa non ancora prescritto ai fini penali.