Era braccato dalle procure di mezza Italia dal 2020 e aveva a suo carico vittime in quasi tutte le regioni. Alessio Vitrani, 45 anni milanese con almeno 150 denunce per truffe online, e’ stato arrestato a Rozzano (Milano). Gli uomini della questura di Lodi lo hanno trovato in un appartamento nella citta’ della periferia milanese, insieme alla compagna, mentre cercava di nascondersi in un armadio. Gli uomini della Polizia di Stato hanno dato esecuzione a due provvedimenti di carcerazione delle procure di Aosta e Lodi mettendo fine a una carriera criminale iniziata nel 2010. Il truffatore seriale e’ stato portato nel carcere milanese di San Vittore per scontare una condanna a 1 anno e otto mesi.

Specializzato nelle truffe online su Subito.it
Nato a Milano nel 1975, Vitrani si era specializzato nelle truffe online ma con modalità differenti rispetto ai colleghi. Invece di postare annunci di vendita fasulli, contattava lui stesso le vittime attraverso il portale Subito.it. Studiava ogni giorno gli annunci di ricerca, selezionava quelli di persone alla ricerca di macchine, motocicli rari come la Vespa 50 Special, pezzi di ricambio per auto e motoveicoli, motori di natanti, in un caso perfino un appartamento in affitto. Il truffatore rintracciava la vittima mettendo a disposizione quanto ricercato gratuitamente facendosi pagare solo le spese di spedizione. In genere da 100 fino a 250 euro da accreditare su una PostePay o tramite vaglia.
In un anno aveva guadagnato 70mila euro
Dopo la prima transazione iniziavano i problemi. Costi di spedizione che aumentavano per le dimensioni del bene da inviare, bolli per le auto e moto storiche da pagare, corrieri che chiedevano piu’ soldi. In alcuni casi delle vittime hanno effettuato anche sei accrediti fino a un totale di mille euro. Ovviamente il bene acquistato poi non arrivava mai a destinazione. Nel periodo d’indagine, meno di un anno, la Polizia ha ricostruito oltre 70mila euro di guadagni illeciti. Nel 2017 i 36 episodi a lui riconducibili gli hanno fruttato 20 mila euro, mentre nel 2018 gli inquirenti hanno calcolato 50 mila euro.

Una “celebrità” del web
A suo carico ci sono almeno 150 denunce, ma le truffe portate a termine sarebbero molte di più. Al punto che i truffati erano addirittura arrivati a creare diverse community su Facebook per denunciare i raggiri di Vitrani. Il 45enne milanese sul web era diventato una celebrità. Nel gruppo Facebook a lui dedicato ci sono le storie delle vittime, gli avvertimenti a non cadere nella sua rete, i numeri di cellulare da lui usati e perfino le foto di lui e della compagna, sua complice. Un utente racconta di essere stato truffato da Vitrani mentre cercava un appartamento in affitto per se’ e la moglie invalida. Il truffatore sarebbe stato perfino a conoscenza della malattia della moglie e dopo aver chiesto un anticipo da 200 euro per bloccare l’appartamento e’ sparito.
Sorveglianza speciale con divieto a usare Internet
Nonostante la questura lo avesse messo dal 2017 sotto sorveglianza speciale con divieto a operare su Internet, il truffatore non aveva mai smesso la sua attività. Intestava Postepay e ricaricabili a parenti e prestanome, usava perfino tossicodipendenti in cerca di qualche euro per intestare loro sim card, aggirando cosi’ i controlli. In passato aveva perfino truffato una parente, intestandole un fido per comprare una casa e lasciandole l’intero debito da pagare. Anche durante l’arresto gli uomini della squadra mobile coordinati dal dirigente Alessandro Battista lo hanno trovato al lavoro. Sul suo telefono stavano gia’ arrivando i messaggi delle future vittime.