Un turista messicano rischia fino a tre anni di reclusione, oltre alla multa di 33mila euro scattata dopo la contestazione dei vigili urbani. La colpa? Aver fatto decollare il proprio drone in piazza Duomo a Milano, violando il codice della navigazione. Quest’ultimo indica il sagrato della chiesa come zona rossa.
A essere oggetto di denuncia un uomo di 41 anni. Il fatto è capitato lo scorso 6 luglio 2021, prima dell’inizio della partita di calcio della nazionale italiana. La legge impone che per poter utilizzare dei droni sia necessario possedere delle apposite autorizzazioni. Questo vale anche per mezzi piccoli, comunemente impiegati senza permessi in molte nazioni dai turisti per scattare fotografie dall’alto.
Maxi multa a Milano per l’utilizzo di un drone: secondo la legge è un aeromobile
La multa di 33mila euro è stata comminata per l’utilizzo di un Mavic Air 2. Si tratta di un drone di circa mezzo chilo che il turista sudamericano ha fatto volare sul sagrato del Duomo, facendolo passare sopra la file di persone in attesa di poter visitare la chiesa. Immediato l’intervento dei vigili, che hanno sequestrato l’apparecchiatura e comminato la multa. All’interno del verbale, si è fatto riferimento esplicito all’articolo 1231 del codice della navigazione.
La norma recita che “chiunque non osserva una disposizione di legge o di regolamento ovvero un provvedimento legalmente dato dall’autorità competente in materia di sicurezza della navigazione è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi ovvero con l’ammenda”.
L’avvocato del turista Andrea Loi ha spiegato che il gesto è stato irregolare, ma la multa risulta certamente sproporzionata. Questo sia rispetto alla dimensione del drone, di circa 500 grammi. Sia perché non vi sono nella piazza avvisi in grado di avvertire i turisti che possiedono piccoli droni. In tal senso, il legale ritiene fondamentale avviare una campagna di informazione e l’affissione di cartelli in diverse lingue.