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domenica 24 Settembre 2023

Malavita e tifo, in carcere per droga anche tre Ultras Milan

Portavano ingenti quantitativi di droga dal Marocco e dal Sudamerica. Per questo il gip ha emesso otto misure cautelari a seguito di un’indagine condotta dalla procura di Milano sul traffico di stupefacenti verso il mercato milanese. Tra i coinvolti ci sono anche alcuni Ultras Milan. Uno degli arrestati e’ Luca Lucci, noto leader della curva fin dagli anni Duemila e coinvolto piu’ volte in inchieste della Procura milanese. Che nel 2020 gli aveva anche sequestrato 1,2 milioni di euro.

Otto arresti, le indagini partire dal tentato omicidio del “broker della droga”

Lo storico capo ultras della curva Sud ha già diversi precedenti alle spalle. In tutto sono 8 le persone indagate per aver importato ingenti quantità di droga dal Marocco e dal Sud America. Tre indagati sono stati portati in carcere, quattro agli arresti domiciliari e uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con divieto di dimora. L’attività investigativa della Squadra Mobile ha preso il via a seguito del tentato omicidio di Enzo Anghinelli. Il broker della droga fu vittima di un agguato a colpi di pistola in via Cadore lo scorso 12 aprile 2019. Fini’ per mesi in coma ma non collaboro’ mai alle indagini su chi volesse ucciderlo. Anche se il forte sospetto degli inquirenti era che il movente andasse ricercato nei legami di Anghinelli con esponenti della curva.

Nel corso delle indagini era emerso il coinvolgimento nel traffico di sostanze stupefacenti di un ultras di Curva Sud, già sottoposto al provvedimento amministrativo del Daspo La Squadra Mobile lo aveva arrestato a marzo 2020. L’uomo era stato fermato mentre scendeva da un’auto nella quale era presente un doppio fondo. Lo trovarono in possesso di 300 grammi di marijuana, e gli sequestrarono 4,5 Kg di droga e 9mila euro nella sua casa di Capriano (Monza e Brianza).

Le indagini, Lucci, gli Ultras Milan e il traffico internazionale di stupefacenti

Le indagini della Polizia di Stato hanno evidenziato gravi indizi relativi al coinvolgimento nel traffico di stupefacenti di altre persone, tra cui il leader storico del gruppo Curva Sud. In particolare, a seguito della richiesta di collaborazione della Procura di Milano, attraverso Eurojust, alle Autorità Giudiziarie spagnole e francesi, sono emersi elementi investigativi circa l’importazione di ingenti quantitativi di marijuana e hashish dal Marocco, attraverso la Spagna, e di cocaina dal Sud America. Tra le menti figura figura anche Luca Lucci. Il quale secondo gli inquirenti gestiva il traffico direttamente dal suo ufficio.

Due degli indagati al rientro con borsoni pieni di droga

Tre Ultras Milan coinvolti: traffici di droga con Marocco e Sudamerica

Gli ultras Milan coinvolti, tutti a titolo personale, cioè senza il coinvolgimento delle tifoserie organizzate di cui facevano parte, sono tre.

Il video dell’intera operazione

    L’indagine e’ della sezione Antidroga della Squadra mobile di Milano. La misura cautelare è stata emessa dal gip di Milano su richiesta del sostituto procuratore Leonardo Lesti e coordinata dal procuratore aggiunto Laura Pedio. Sono tuttora in corso anche numerose perquisizioni in abitazioni a loro riconducibili nelle province di Milano, Bergamo, Lodi e Monza Brianza

Schede olandesi e cocaina su tir e cargo nascosta tra gli alimenti

Gli indagati comunicavano tra loro, e con i propri fornitori, tramite telefoni cellulari criptati con schede telefoniche olandesi. Con queste organizzavano la consegna e 
il relativo pagamento dello stupefacente trasportato dal Marocco all’Italia su camion e furgoni. La droga occultata tra generi alimentari, veniva poi consegnato 
nell’hinterland milanese e poi smistata agli acquirenti finali.

Lucci con Donnarumma (fonte MilanNews)

Ad alcuni dei destinatari della misura cautelare viene contestato l’acquisto in sud America, con pagamento effettuato a Pedrengo (BG), di 10 chili di cocaina sequestrati al Porto di Santos (Brasile) il 22 aprile 2020. Altri 349 chili di cocaina rinvenuta a bordo di una nave cargo dopo la rottura accidentale di uno dei 
borsoni occultati nel “sea chest” della stessa imbarcazione
.

Molte inchieste nel passato: tutti i legami di Luca Lucci con la malavita organizzata

Non e’ la prima volta in ogni caso che inchieste sulla malavita organizzata coinvolgono il mondo delle curve. In particolar modo diversi elementi di spicco della Curva Sud di San Siro sono stati al centro di indagini e provvedimenti. Fra tutti spicca Luca Lucci, famoso per un selfie con Matteo Salvini (il segretario leghista, noto tifoso del Milan, era pero’ ignaro di chi fosse) e diventato leader indiscusso da meta’ anni Duemila. Dopo lo scioglimento cioè dei gruppi storici Fossa dei Leoni e Brigate Rossonere e l’avvento dei Guerrieri Ultras.

Lucci e’ da anni coinvolto in inchieste su violenze, traffico di droga e legami con la malavita organizzata. A suo carico anche una condanna per aver sferrato un pugno, nel derby Milan-Inter del 15 febbraio 2009, al tifoso interista Virgilio Motta facendogli perdere un occhio. Dal luglio 2020 Lucci era sottoposto a sorveglianza speciale e non poteva avvicinarsi a qualsiasi stadio, 
   

Francesco Gastaldi
Francesco Gastaldi
Giornalista professionista dal 2004, formatosi sulle cronache sportive prima di imboccare la strada della cronaca e della politica. Vent'anni e oltre di redazione al Cittadino di Lodi, iniziando sui campi di calcio della serie D per terminare co-dirigendo il desk di cronaca. Oggi collabora con il Corriere della Sera Milano e associazioni di categoria.

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