La squadra mobile sta dando la caccia ai (circa) trenta aggressori che nella notte di Capodanno hanno cercato di spogliare e violentare una ragazza rimasta sola in via Mazzini. Anche le telecamere esterne di via Mazzini sono al vaglio degli inquirenti. Possibile una svolta nelle prossime ore con l’identificazione almeno di parte dei “predatori” del branco protagonisti del selvaggio tentativo di stupro. Ciascuno di loro, se identificato, rischia l’accusa di violenza sessuale di gruppo. “Mi ero allontanata un momento dai miei amici”, raconterà lei, ancora sotto shock, agli agenti delle volanti intervenuti per salvarla dalla furia del branco impazzito e (probabilmente) ubriaco. Le hanno fatto scudo con il proprio corpo, gli agenti, mentre i ragazzini, di origini nordafricane, si disperdevano una volta apparse le divise.
Il video dell’aggressione pubblicato dalla pagina Instagram MilanoBellaDaDio e’ gia’ stato acquisito sia dalla Mobile della questura che dal pool della procura “Tutela fasce deboli”. Il pool coordinato dal procuratore aggiunto Letizia Mannella si occupa a tempo pieno, infatti, delle violenze sui minori e sulle donne cresciuti a dismisura negli ultimi dodici mesi. L’aggressione alla 19enne nella notte di Capodanno rientra in pieno in questa casistica. E segue la doppia violenza sessuale tentata soltanto un mese fa sulla linea ferroviaria Milano-Varese ai danni die due ragazze ventenni.
Accompagnata in clinica, il video su Ig mostra per 50 secondi il tentativo di violenza sessuale
La ragazza dopo l’intervento delle volanti venne accompagnata alla Mangiagalli per i controlli di rito e poi sentita dagli investigatori. Agli uomini della Mobile ha raccontato parola per parola come una notte di festa nel cuore di Milano si sia trasformato in un incubo con almeno trenta ragazzi letteralmente impazziti. Le hanno toccato la borsa (“all’inizio ho pensato a una rapina”, dira’ agli agenti), poi palpeggiata, chiusa in un cerchio, trascinata a terra. Hanno cercato di levarle il giubbotto (rosso, si vede nelle immagini) e il resto dei vestiti. Infine letteralmente sommersa dal branco prima dell’intervento della polizia che l’ha sottratta e protetta dalla furia cieca.

E’ quanto si vede in un video di cinquanta secondi pubblicato sulle pagine social del canale MilanoBelladaDio. Gli investigatori, coordinati dai pm del pool tutela “Fasce deboli”, sono al lavoro per identificare i componenti del branco.
Procura al lavoro: fascicolo per violenza sessuale e diversi video acquisiti per trovare il branco
«No, no, no, oh, è una ragazza», gridano alcuni passanti che provano invano a fermare il raid. Solo l’arrivo delle forze dell’ordine mette in fuga i predatori che, suddivisi in più gruppi, scappano in direzioni diverse. Oltre al video diventato virale sulla pagina Instagram del gruppo (oltre 200mila visualizzazioni), gli inquirenti hanno stanno acquisendo anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. L’obiettivo e’ arrivare in tempi rapidi a dare un nome e un cognome agli autori dell’aggressione. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo. Reato punibile con una pena fino a quattordici anni di carcere.