Almeno diciotto ragazzi coinvolti, sia italiani che nordafricani. Tre sono minorenni e tutti sono comunque molto giovani (tra i 15 e i 21 anni di età). La maggior parte milanesi, altri in trasferta da Torino per “festeggiare” il primo dell’anno all’ombra del Duomo. E assaltare e palpeggiare le ragazze. Sono 18 i componenti del “branco” gia’ identificati dalla Polizia e perquisiti.
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano oltre che della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, li ritiene responsabili delle gravissime aggressioni sessuali a Milano nella notte di Capodanno. Stamattina, 11 gennaio, gli agenti stanno compiendo a Milano e a Torino perquisizioni a carico di 18 persone ritenute, a vario titolo, coinvolte nelle aggressioni a sfondo sessuale ai danni di giovani ragazze la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano.
Ragazze assalite, ricostruiti almeno tre episodi
Gli agenti della Squadra Mobile di Milano e del Commissariato Centro, hanno ricostruito almeno tre diversi episodi di violenza consumati quella notte ai danni di nove ragazze presenti in piazza per i festeggiamenti. Due dei tre episodi sono apparsi anche in video ripresi da passanti e poi acquisiti dagli inquirenti per “isolare” e identificare gli aggressori. Il primo, il piu’ grave, quello di una 19enne lombarda in via Verdi, assalita e praticamente spogliata da almeno 30 ragazzi. Il secondo, in piazza Duomo, ai danni di due turiste tedesche.
Violenze di Capodanno, tra gli aggressori ci sono anche tre minorenni
L’attività investigativa, condotta sull’analisi delle immagini dei sistemi di sorveglianza, sulle dichiarazioni dei testimoni e delle stesse vittime e sull’analisi dei vari social network, ha portato all’identificazione di 15 ragazzi maggiorenni e 3 minorenni. Tutti sono di età compresa tra i 15 e i 21 anni, sono sia stranieri che italiani di origini nordafricane, e a vario titolo, hanno partecipato ai raid. Per rintracciare gli aggressori impiegato anche personale personale specializzato nell’utilizzo di software per il riconoscimento facciale.
Nelle ore precedenti al blitz della polizia la Procura aveva fatto salire a nove il numero delle vittime delle aggressioni. Il pool “fasce deboli” che indaga per violenza sessuale di gruppo insieme alla Mobile, ha identificato infatti almeno quattro giovani ragazze in più rispetto a quelle coinvolte nei tre episodi conosciuti. Fondamentali per le indagini anche le testimonianze delle vittime. “Non riesco ancora a dormire, mi sveglio nel mezzo della notte tremando“, racconta una delle ragazze tedesche, 20 anni, che ha provato a reagire colpendo uno dei suoi aggressori in piazza Duomo. “L’ho preso in faccia ma mi guardava ridendo, mi guardava con uno sguardo che diceva: fai quello che vuoi, tanto io continuo“.

”Volevo scappare, mi hanno toccata dappertutto”
“Ci stavamo guardando in giro, c’erano i fuochi d’artificio e la musica“, ha raccontato la ragazza agli inquirenti. “Ho capito che mi stavano toccando e volevamo scappare ma c’era troppa gente. La mia amica è caduta, continuavano a spingerci in modo molto aggressivo e a un certo punto ho sentito mani dappertutto, anche dentro il reggiseno che mi è stato praticamente strappato. All’improvviso c’erano decine di persone addosso a noi e non capivo chi stesse facendo che cosa. So solo che a un certo punto eravamo vicine alle transenne e abbiamo iniziato a urlare, perchè abbiamo visto che la polizia era lì. Siamo ancora sconvolte, mi sveglio ancora con gli incubi tremando“.
Violenze di Capodanno, insulti alla Roggiani (Pd)
La vicenda, che ricorda da vicino le aggressioni a Colonia durante la notte di San Silvestro 2016, ha avuto nei giorni scorsi anche una velenosa coda politica. La segretaria del Pd metropolitano Milanese Silvia Roggiani ha denunciato sul suo profilo Fb e Twitter di aver ricevuto minacce, insulti e “inviti allo stupro”.
Roggiani aveva condannato le violenze in piazza Duomo sostenendo “che queste violenze sono spesso figlie di una società patriarcale e che, per questo, serve un intervento a partire dalla scuola“. Alcune frasi del suo post sono state riportate sul profilo facebook del viceministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Alessandro Morelli (Lega) con un commento polemico. “Sotto il suo post – spiega ancora Roggiani – ho collezionato inviti allo stupro, minacce e insulti da parte dei suoi attivisti. Il Viceministro forse si è dimenticato che scegliere di non intervenire è sempre una scelta“.