Dopo il bosco verticale, Milano vedrà sorgere anche un bosco orizzontale. Il nuovo complesso è stato presentato nella giornata di ieri da Stefano Boeri e prevede 60 milioni di euro d’investimento. Sarà realizzato su circa 8mila metri quadrati di superficie attraverso un processo di riqualificazione della zona San Cristoforo. L’architettura si affaccerà sul Naviglio grande e sarà finalizzata alla realizzazione di appartamenti di elevato standing.
Il costo al metro quadro previsto per gli acquirenti è infatti stimato attorno a 8mila euro. Si tratta di un’opera che punta a cambiare l’intero quartiere, inserendo delle ampie aree di verde. Il progetto prevede l’inserimento di 170 alberi in quota, ottomila piante ad arbusto e diverse specie vegetali. Il tutto con particolare attenzione anche al tema della sostenibilità.
Il nuovo bosco orizzontale costruito attorno a un olmo secolare
Le potenzialità green del progetto si misureranno anche in termini di CO2 assorbita. La stima è di 23mila chilogrammi l’anno, equivalente a un piccolo bosco nel cuore di Milano. Il verde sarà completamente integrato all’interno della struttura, che a differenza del bosco verticale si estenderà in larghezza. L’altezza dell’edificio è di undici piani, i quali si svilupperanno su tre gradinate.
Quest’ultime permetteranno la realizzazione di grandi terrazzi e di giardini pensili. Gli alberi non rappresenteranno solo un elemento decorativo, ma saranno parte strutturale e funzionale dell’edificio. D’altra parte, l’inserimento del verde non aumenta i costi del progetto.
I vantaggi ecologici del progetto si uniscono a quelli energetici
Grazie alla presenza degli alberi e degli arbusti è infatti possibile ottenere una riduzione della temperatura e quindi del ricorso all’aria condizionata. Questo aspetto si unisce alla riduzione dell’inquinamento. L’energia fotovoltaica e biotermica, nonché la raccolta dell’acqua piovana garantirà l’abbattimento dei costi energetici e di quelli di irragazione.
Si tratta quindi di un mix vincente che Boeri si augura potrà convincere anche gli altri architetti a rilanciare progetti di questo tipo in tutta Milano, che secondo Boeri rappresenta “la città più adatta per trascinare anche le altre in Italia”.