La pandemia non ha fermato l’apertura del Mercato Centrale di Milano, sebbene ne abbia dilatato i tempi. Dopo i numerosi lockdown che hanno caratterizzato l’ultimo anno e mezzo, si prepara finalmente il via all’’inaugurazione dello spazio. Si tratta di 4500 metri quadrati ubicati all’interno della Stazione Centrale e che offriranno un luogo dove fare shopping, gustare cibi gourmet, ma anche sedersi e rilassarsi.
L’apertura inaugurale è prevista per il prossimo 2 settembre 2021. Lo spazio fa seguito all’apertura di Firenze, Roma e Torino, con un progetto che punta a valorizzare la stazione come luogo esperienziale, oltre che di semplice punto di partenza e arrivo. Per il presidente di Mercato Centrale Umberto Montano, si tratta anche del progetto più ambizioso e più vicino al cuore del concept iniziale: quello di offrire un luogo non solo di commercio, ma anche di ritrovo per la comunità.
Ecco come sarà il nuovo Mercato Centrale di Milano: il capoluogo lombardo primo mercato ittico d’Europa
Per chi è curioso di capire come sarà il nuovo Mercato Centrale di Milano, bisogna innanzitutto citare le dimensioni. L’area avrà a disposizione 4500 metri di spazio, suddivisa su due diversi piani. Ad accogliere i visitatori ci saranno poi 29 artigiani del cibo. Quasi ogni angolo avrà una cucina, grazie alla quale gli chef potranno preparare i propri piatti.
Per chi desidera fare la spesa, ci sarà un’offerta molto ricca di pesce (visto che la città di Milano dispone del mercato ittico più importante d’Europa). Tra i corner disponibili la pescheria Pedol, ma anche il bar Flavio Angiolillo e il ristorante Rendez-Vous di Marciana Marina (dell’Isola d’Elba).
Tante occasioni anche per gli amanti della carne: dall’American Barbecue alla cucina tradizionale toscana
Chi invece desidera delle portate a base di carne potrà gustare bistecche e hamburger di prima qualità. In questo contesto, emerge l’American Barbecue firmato da Joe Bastianich (che proporrà ovviamente una cucina dallo stile americano). Per la cucina tradizionale italiana troviamo la bottega del bollito e il lampredotto, che si occuperanno di portare a tavola la cucina tradizionale toscana.
Non può ovviamente mancare la pizza di Giovanni Mineo e Simone Lombardi. I due offriranno i propri piatti tramite l’insegna Crosta. Mentre i fratelli Michelis proporranno la pasta fresca, mantenendo inalterata la tradizione piemontese iniziata nell’ormai lontano 1919 con il pastificio di famiglia del nonno Mario. Infine, la pasticceria sarà gestita da Vincenzo Santoro (conosciuto in città per la pasticceria Martesana).