I dati in arrivo sulla produzione industriale in Lombardia fanno sperare in un primo importante recupero dopo l’avvento del coronavirus. Sul punto bisognerà attendere la conferma dei prossimi trimestri, ma nel periodo che va da marzo a giugno 2021 il segno positivo si accompagna a una crescita congiunturale del 3,7%. Si tratta di un forte rimbalzo che era atteso, ma che non poteva essere dato per scontato.
Se si paragonano le evidenze statistiche con lo stesso periodo dello scorso anno, la crescita registrata è a doppia cifra percentuale e supera il 32%. Ovviamente, il confronto deve tener conto del forte crollo dettato dal lockdown. Una ripresa era infatti data per scontata con le prime riaperture. Ma nei prossimi mesi si potrà visionare la vera cartina di tornasole, visto che la campagna di vaccinazione prosegue con ottimi dati all’interno della Regione.
È chiaro che il segnale offerto dal settore industriale è un buon indicatore non solo per il territorio, ma anche per l’intero Paese. Tutto ciò, tenendo conto che la Lombardia rappresenta una vera e propria locomotiva economica per l’Italia e che i dati relativi alle attività imprenditoriali anticipano generalmente gli altri comparti.
Le informazioni sulla produzione industriale in arrivo da Unioncamere Lombardia: indice manifatturiero a 114,6
Ma partiamo proprio dai dati statistici. Quanto appena evidenziato emerge infatti da un’indagine condotta da Unioncamere Lombardia. I rilevi prendono spunto da un campione di oltre 2600 aziende che comprendono i settori della manifattura, dell’artigianato e dell’industria. La base di analisi ha permesso di aggiornare l’indice manifatturiero di Unioncamere Lombardia, che tocca il livello di 114,6.
Il dato supera quello medio del 2019 sia se viene confrontato con quello relativo al 2019, sia se si paragona con il massimo storico del 2008 (113,0). Permane invece una leggera contrazione nel settore delle aziende artigiane manifatturiere, che registrano un rimbalzo più modesto (del 22,6%). A vedere una ripresa sono, in particolare, siderurgia e minerali non metalliferi, mentre permangono le difficoltà nel sistema moda. Sullo sfondo cresce l’attenzione per la crescita delle materie prime, un fattore che potrebbe condizionare i prossimi aggiornamenti.
Secondo il presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio, “l’industria ha ampiamente recuperato i livelli produttivi pre-crisi, che purtroppo restano distanti per l’artigianato”. Permangono comunque segnali positivi, ad esempio nei dati relativi agli ordinativi. Aspettative positive si riscontrano anche per la produzione, la domanda e l’occupazione”.
Quali sono le aspettative delle aziende lombarde dopo la prima ripresa industriale
Stante la situazione appena evidenziata, le aspettative registrate dalle aziende sulla domanda restano positive sia per quanto riguarda l’economia interna, sia in relazione agli ordini in arrivo dall’estero. Gli imprenditori lombardi guardano al futuro con un cauto ottimismo, con un quadro che appare in via di miglioramento e che dovrebbe far registrare dati positivi anche nel prossimo trimestre.
Guardando alle dinamiche settoriali, l’industria registra il rimbalzo più consistente mentre il quadro dell’artigianato ha visto un pieno recupero ma continua a soffrire gli effetti della crisi. Se si prendono come riferimento, ad esempio, i dati relativi al fatturato e agli ordinativi, l’artigianato vede superare il livello precrisi per gli ordini dall’estero (+7%), ma il mercato interno continua a dare dati negativi (-6,9%).
Infine, l’occupazione vede un saldo leggermente positivo nell’industria (+0,5%). Allo stesso tempo, diminuisce il ricorso alla cassa integrazione. Il saldo occupazionale è invece modesto per il settore dell’artigianato (+0,1%), con livelli di ricorso alla cassa integrazione che restano comunque in diminuzione.