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domenica 24 Settembre 2023

Piazza Castello a Milano, stop ai lavori: ecco perché

Il restyling di Piazza Castello a Milano dovrà attendere. I lavori sono stati sospesi per via di un ricorso al Tar. A presentarlo è un’azienda che sostiene di essere stata ingiustamente esclusa dalla gara. I giudici, dopo quasi un anno di tempo, hanno emesso due ordinanze e una sentenza pubblica favorevole al ricorso. Era quindi inevitabile per il Comune di Milano fermare i lavori.

Il progetto di rifacimento dell’area ha un budget superiore ai 6 milioni di euro e prevede non solo la risistemazione della piazza, ma anche interventi sulle strade limitrofe, le aiuole e il verde pubblico. I giudici amministrativi di Milano hanno deciso che l’esclusione dell’azienda dalla gara è stata illegittima. Ma il Comune presenterà un appello al Consiglio di Stato.

Perché il cantiere di Piazza Castello a Milano è oggetto di contenzioso

Prendendo spunto dall’iter legale che ha preso forma negli scorsi mesi, il Tar aveva dato inizialmente ragione all’azienda. In seconda battuta, il Consiglio di Stato aveva emesso una sentenza favorevole all’amministrazione pubblica. Il punto centrale del contenzioso riguardava la volontà del Comune di ritenere ammissibili solo aziende che non risultassero coinvolte in inchieste in precedenza.

I giudici del Tar hanno ritenuto che l’amministrazione abbia agito in modo “non proporzionale”, rispetto al coinvolgimento della società esclusa nell’indagine sulla “Mensa dei poveri”. L’attuale normativa prevede però la possibile riabilitazione di un’azienda se quest’ultima allontana le persone coinvolte, crea modelli organizzativi utili a prevenire la corruzione e risarcisce i danni. 

Un iter che la società esclusa dalla gara ha formalmente espletato, garantendo anche la disponibilità al risarcimento. Sul punto è opportuno anche evidenziare che l’iter giudiziario sul coinvolgimento pregresso dell’azienda partecipante al bando non risulti ancora concluso. Pertanto non è presente al momento un’indicazione formale sul danno da risarcire.

Lo stop al cantiere: le motivazioni che hanno portato il Tar verso la nuova sentenza

Stante la situazione appena evidenziata, i giudici sono tornati nuovamente a esprimersi in favore dell’azienda, riconoscendo che quest’ultima ha avviato una trattativa extra giudiziaria al fine di trovare un accordo con il Comune di Milano. La proposta è stata rifiutata dalla giunta, ma il passaggio dimostra per il Tar che la società ha fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità per poter avere titolo di partecipazione alla gara pubblica.

Per capire come andrà a finire, non resta quindi che attendere il riscontro del Consiglio di Stato. Fino ad allora, il cantiere di Piazza Castello resterà in attesa dell’esito relativo al procedimento legale in corso.

Stefano Calicchio
Stefano Calicchio
Giornalista e Scrittore digitale. Laureato in Relazioni Pubbliche e in Psicologia, Master in Risorse Umane e Organizzazione aziendale. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Caporedattore per Milano Top News. Mi occupo prevalentemente di lavoro, pensioni, welfare. Figuro tra i 100 autori più letti nella sezione economia e management di Amazon Kindle, Apple iBookstore, Kobo e Google Play.

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