Mudec photo ospita per la prima volta a Milano una personale di Tvboy, al secolo Salvatore Benintende. Un evento, gratuito, che svela l’opera dello street artist piu’ importante del panorama nazionale. Inizia oggi, giovedi’ 2 dicembre al Mudec Photo. Dura un mese, fino al 9 gennaio. E svela al visitatore l’occhio ironico e satirico, ma sempre attento alla riflessione, con cui l’artista reinterpreta le varie tendenze della società contemporanea.
“Tvboy. La mostra” racconta – attraverso più di 70 tele – il percorso di Tvboy, che è a livello internazionale uno degli esponenti principali del movimento Street art di matrice Neo pop. Nonché uno degli artisti più riconoscibili della sua generazione. Le sue opere sono infatti esposte in diversi Paesi, dalla strada alle mostre museali. Al PAC Milano, al MDM museum oltre che in numerose gallerie di Roma, Barcellona, Monaco, Copenaghen, Berlino, Londra, Los Angeles, Miami. Da solo o al fianco di grandi nomi come Warhol, Lichtenstein, Haring, Basquiat.
La mostra, prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano–Cultura, è a cura di Nicolas Ballario, giornalista esperto di arte contemporanea, ed è realizzata in collaborazione con Studio Tvboy. L’ingresso è gratuito.

Mudec e Tvboy, l’incontro “disruptive” tre anni fa nel segno di Bansky
L’incontro tra il Mudec e l’artista è stato – come spesso accade in questi casi con artisti “disruptive” nei confronti della società e delle istituzioni – assolutamente casuale. In occasione della mostra del Mudec dedicata a Banksy nel 2018 “A visual protest. The art of Banksy” (21 novembre 2018 – 14 aprile 2019), Tvboy realizzò un primo murale di protesta sul muro di cinta del museo. Il murale rappresenta (è ancora oggi visibile) uno street artist incappucciato, ritratto di spalle, che gioca sull’ambiguità official/un-official, riferendosi alla mostra non ufficiale di Banksy che si svolgeva all’interno delle sale del museo.

Dallo “scontro” è nato un dialogo interessante, che ha visto lavorare il Museo delle culture e Tvboy insieme, per un progetto ambizioso nel distretto Tortona. Lungi dal far cadere la provocazione dell’artista, il Comune di Milano e il Mudec hanno colto l’occasione. E hanno invitato Tvboy a replicare l’opera durante una performance pubblica in museo. La vendita delle opere realizzate opere ha finanziato il progetto “Un muro che unisce“, in collaborazione con Municipio 6, per la realizzazione di due gallerie a cielo aperto dedicate a Guido Crepax e successivamente a Diabolik nei pressi della chiesa di San Cristoforo.
L’assessore Sacchi: “Street Art fenomeno pubblico”
“La mostra che inauguriamo oggi nasce proprio in seguito alla collaborazione tra l’artista e le istituzioni – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –, e permetterà a un pubblico più ampio di scoprire come la street art sia un fenomeno pubblico e, alla stesso tempo, un lavoro artistico che si basa sulla riflessione politica e sociale legata alla nostra contemporaneità. Il Mudec si pone ancora una volta come osservatorio dei linguaggi artistici contemporanei, pronto ad intercettare quei fenomeni culturali che, come la street art, emergono più prepotentemente sul palcoscenico milanese e globale“.