Milano. – La sessantesima edizione del Salone del Mobile sceglie Palazzo Reale. Qui mette in scena il profondo legame con la città e con le aziende e i designer che lo hanno reso grande nel mondo. Dal 7 al 17 giugno infatti, nella magnifica Sala delle Cariatidi, undici autori raccontano la qualità, l’innovazione, la creatività, ma soprattutto la bellezza della manifestazione milanese. Lo faranno attraverso un’esperienza multisensoriale e narrativa ricca di emozione
L’installazione audiovisiva, pensata dal curatore Davide Rampello, apposta per questa Sala ospita il racconto di 11 registi italiani. Si tratta di: Francesca Archibugi, Pappi Corsicato, Davide Rampello, Wilma Labate, Bruno Bozzetto, Luca Lucini, Claudio Giovannesi, Gianni Canova, Donato Carrisi, Daniele Ciprì, Stefano Mordini.
Il loro racconto per suoni e immagini si lega agli 11 principi fondanti di questa manifestazione: Emozione, Impresa, Qualità, Progetto, Sistema, Comunicazione, Cultura, Giovani, Ingegno, Milano, Saper fare. Ciascuno dei registi ha interpretato secondo la propria personale cifra stilistica una parola del Manifesto del Salone del Mobile.Milano, trasformandola in un corto d’autore.
Camera oscura gigantesca
L’allestimento è caratterizzato da una monumentale “camera oscura” − un parallelepipedo di 6 metri di altezza per 24 metri di profondità − che trae ispirazione dal mondo visionario e immaginifico dei dispositivi ottici del pre-cinema e che ospiterà un vero e proprio spettacolo in 3 atti. A firmare il concept e la produzione esecutiva è Davide Rampello, con Rampello & partners Creative studio.
Il visitatore, entrando nella camera oscura, avrà l’impressione di trovarsi in un’elegante galleria d’arte: i capolavori nella stanza saranno la metaforica chiave d’accesso al racconto. Quando le pareti si oscureranno, la “scatola magica” si trasformerà in una sala cinematografica dove saranno proiettati gli 11 film d’autore. L’esperienza avrà una durata complessiva di 20 minuti circa e accoglierà un numero chiuso di spettatori per ciascun turno.