Primo, importante, passo verso il restauro strutturale della copertura di uno dei simboli di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele II. In questi giorni e’ partito il check-up per la copertura della Galleria piu’ amata dai milanesi (e dai turisti), con prelievi di campioni, analisi di laboratorio, e infine il referto.
Di notte, dalle 22 fino all’alba, i tecnici di una società specializzata in analisi strutturali e un pool di ingegneri saranno all’opera fino al 23 febbraio sulle volte della Galleria. L’obiettivo e’ verificare le condizioni e il comportamento degli elementi in ferro e vetro che compongono le volte dei bracci e la cupola dell’Ottagono. È il passaggio necessario per l’avvio del restauro vero e proprio, il cui progetto verra’ redatto una volta conclusa la ricognizione.
Verifiche su corrosioni e solidita’: ingegneri all’opera per tutto febbraio
Lo studio diagnostico, aggiudicato per 242.000 euro, ha preso il via sul braccio minore verso via Silvio Pellico. Ora sta proseguendo su quello principale verso piazza della Scala, e nelle prime tre notti della prossima settimana passerà all’Ottagono, con rilievi che proseguiranno anche il 15 e il 16 febbraio. Toccherà poi al braccio minore verso via Foscolo (16-18 febbraio) e infine a quello maggiore verso piazza Duomo, fra il 21 e il 23 febbraio.
Sono previsti rilievi dall’interno, attraverso elevatori per arrivare in quota, e dall’esterno, con tecnici che raggiungeranno le strutture vetrate dai tetti della Galleria. Verranno prelevati provini di 20 centimetri per un centimetro di larghezza per le analisi di laboratorio. L’indagine ha il compito di esaminare, ad esempio, le corrosioni delle strutture metalliche e il conseguente degrado strutturale degli arconi e delle centine. Oppure di testare la resistenza ai carichi statici. Un check-up fondamentale per chiarire lo stato di salute di uno dei monumenti simbolo di Milano, prima di procedere al restauro.

Galleria Vittorio Emanuele, rilievi sul tetto del ”salotto” piu’ amato dai milanesi
Il referto è atteso dall’Amministrazione comunale entro il mese di marzo. Sulla base degli esiti e con l’approvazione della Soprintendenza si passera’ a realizzare il progetto per gli interventi di consolidamento e restauro. La Galleria Vittorio Emanuele II aveva gia’ subito un’imonente opera di restauro e restyling prima dell’apertura di Expo 2015.
Un’operazione imponente, durata 13 mesi e finanziata da Versace e Prada con il contributo di Feltrinelli che per i lavori avevano stanziato un totale di 3 milioni di euro. Risale al 7 marzo 1865 la posa della prima pietra del gioiello milanese ideato e progettato da Giuseppe Mengoni. Si trattava all’epoca della prima costruzione al mondo in ferro e vetro. Una lunga galleria caratterizzata da un incrocio di bracci che al centro dà vita ad una grande sala ottagonale.