Si è lavorato tutta la notte sul luogo dello disastro aereo di ieri pomeriggio a San Donato Milanese. Gli ultimi vigili del fuoco sono tornati in sede stamani alle 7, mentre sul posto rimane la Polizia Scientifica per i rilievi e la Polizia Locale per impedire l’accesso alle aree coinvolte dall’incidente aereo, che ha provocato 8 morti. La Polizia Locale sandonatese oltre a presidiare l’area dello schianto e dell’incendio, e a gestire la chiusura di un ampio tratto di via Marignano, ha vietato l’accesso a un parcheggio d’interscambio dell’Atm. Blocchi anche di parte del grande spiazzo dove si trovano le banchine dei mezzi di superficie, abitualmente affollate di viaggiatori. Ieri, subito dopo lo schianto, alcuni passanti hanno girato brevi video dell’aereo e della palazzina in fiamme.
Il miliardario e il manager: due famiglie distrutte
Due famiglie distrutte. Una romena e una italo-romena. Piu’ un amico dal Canada. Sul velivolo di Petrescu tutti stavano partendo per la Sardegna, diretti alla villa del magnate e immobiliarista romeno, per una vacanza al mare fuori stagione. A Olbia li aspettava la madre dei Petrescu, quasi centenaria. Dan Petrescu, 67 anni, era un personaggio particolare. I media romeni lo descrivono come estremamente schivo e con uno stile di vita morigerato, non da miliardario. Non per nulla i giornalisti romeni lo definivano “il miliardario ombra“. Il velivolo di sua proprietà uno dei pochi lussi che si era concesso. L’esatto contrario del suo amico e socio d’affari Jon Tiriac, ex grande tennista e hockeista su ghiaccio prima di diventare potente businessman con un patrimonio personale non molto inferiore a quello di Petrescu.
Dan Petrescu Claire Stephanie Alexandrescou Filippo Nascimbene
Dalla fuga dalla Romania al disastro aereo di ieri
Accanto a Petrescu, il figlio 30enne Dan Stefan Petrescu, indicato inizialmente alla guida dell’aereo e invece co-pilota del padre. Petrescu junior aveva invitato per la vacanza in Sardegna un amico di 35 anni canadese, Julien Brossard. E’ una delle vittime. Sull’aereo da turismo anche la moglie del magnate (e madre di Dan Junior) Regina Dorotea Petrescu Balzat, due anni meno del martito. Entrambi avevano doppia cittadinanza. Lui della Germania, dove si era trasferito per lungo tempo per sottrarsi alla dittatura di Nicolae Ceausescu. Lei invece aveva anche passaporto francese. Erano rientrati a Bucarest nel 1989, dopo la deposizione e l’uccisione del dittatore romeno, e qui avevano costruito la loro immensa fortuna.
Tra i morti anche il piccolo Raphael e la nonna
L’altro nucleo famigliare distrutto dall’incidente viveva invece in Italia. Pavese di nascita e residente a Milano il manager Filippo Nascimbene, 33 anni e il figlio Raphael di un anno, nato nel capoluogo lombardo nel 2020. Madre di Raphael e moglie di Nascimbene era Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34 anni, nata in Francia, sull’aereo così come sua madre Miruna Anca Wanda Lozinschi, romena di 65 anni con cittadinanza francese. Nascimbene si era trasferito nella metropoli lombarda e gestiva un start-up da lui fondata.