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lunedì 25 Settembre 2023

Elezioni, si vota. Tra scheda lenzuolo e l’inchiesta su FdI

Elezioni a Milano: domani finalmente si vota. Il “finalmente” chiude un mese e oltre di campagna elettorale che, a differenza dalle previsioni, e’ stata costellata dalle polemiche. Una campagna elettorale, quella milanese, spesso incentrata sul neofascismo. Partita con la richiesta del sindaco uscente Giuseppe Sala al suo sfidante Luca Bernardo di prendere pubblicamente posizione sull’antifascismo. E terminata con l’inchiesta aperta dalla Procura di Milano su Fratelli d’Italia e l’autosospensione dell’europarlamentare Carlo Fidanza, principale sponsor in campagna di Bernardo.

Domani e lunedi’ un milione al voto

Finalmente si vota, si diceva. Il 3 e 4 ottobre le urne si aprono per 986.972 residenti a Milano ai quali si aggiungono circa 42.260 di italiani residenti all’estero. Per votare dovranno far rientro in Italia. Circa 60mila sono diventati maggiorenni dopo il 5 giugno 2016 e quindi voteranno per la prima volta per le Amministrative e sono 8.082 i neo diciottenni, che in assoluto andranno a votare per la prima volta. Nelle urne una scheda lenzuolo con 13 candidati e 28 liste a loro sostegno. Ma la partita vera si gioca tra i due sfidanti: quello di centrosinistra, Giuseppe Sala, sindaco in carica e quello di centrodestra, il pediatra Luca Bernardo. Terzo incomodo Layla Pavone, la manager che corre per il Movimento 5 Stelle.

Otto liste per Sala, sei per Bernardo

Il sindaco, Giuseppe Sala, ha otto liste che lo sostengono. Oltre al Pd ci sono i Riformisti, i Radicali, Milano Unita, la lista civica Beppe Sala, quella Milano in salute, Europa Verde e Volt, ma la sua campagna è stata nel segno dell’indipendenza dai partiti. Sala è dato come favorito dai sondaggi, con possibilità di successo al primo turno. Ma i numeri in questo caso sono risicati. In caso non raggiungesse la maggioranza assoluta si va al ballottaggio fra due settimane. Quella di Sala è stata una campagna elettorale nei quartieri cittadini senza la presenza dei big della politica nazionale. La parola chiave del suo programma e’ la “città a 15 minuti“, basata su sostenibilità e una Milano ancora più verde.

Bernardo, il pediatra arrivato dal casting

In campo per il centrodestra, sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Milano Popolare, c’è il pediatra Luca Bernardo, volto della società civile. La sua candidatura è stata ufficializzata a luglio, dopo mesi di toto-nomi sui possibili candidati e dopo la rinuncia a correre di Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano tra fine anni 90 e inizio 2000 che Matteo Salvini avrebbe voluto di nuovo candidato. La campagna di Bernardo si è svolta spesso al fianco dei big del centrodestra, con Salvini e Meloni impegnati in prima persona. Al centro del suo programma elettorale c’è il tema della sicurezza e un ritorno all’Ecopass dell’era Moratti. Outsider il Movimento 5 Stelle con la manager del digitale Layla Pavone, sostenuta da Giuseppe Conte. Anche lui e’ giunto in città per sostenerla ma i pentastellati risultano piuttosto indietro nei sondaggi. Tra gli altri candidati anche cinque liste di estrema sinistra e due esponenti No Vax e No Green pass, Teodosio De Bonis con il Movimento 3 V e Gianluigi Paragone, ex del Movimento 5 stelle.

Elezioni, una campagna tra insulti e indagini

Una campagna elettorale che sembrava partita in sordina ma nell’ultimo mese si e’ caratterizzata per i rari confronti pubblici e le molte polemiche. L’ultima in ordine di tempo scaturita ieri dall’inchiesta di Fanpage, e diffusa da La7 su Piazzapulita, sulla “lobby nera” in Fratelli d’Italia e le modalità’ di finanziamento della campagna elettorale milanese. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio. L’europarlamentare Carlo Fidanza si e’ autosospeso da ogni incarico di partito “al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali“. “Chiedo ufficialmente a Fanpage di darmi il girato di questi tre anni“, ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni.

I battibecchi e gli orari prolungati in Anagrafe

Molti anche i battibecchi tra i due candidati principali. Si e’ iniziato con la richiesta di Sala a Bernardo a dichiararsi pubblicamente “antifascista” prima e poi a prendere le distanze dal mondo di Lealta’ Azione che sostiene la lista della Lega Nord. Dall’altra parte Bernardo in una lettera al direttore di Libero Mario Giordano aveva definito “pistola” gli elettori di Sala e accusato il rivale di essersi disinteressato alle periferie e agli emarginati post-Covid. E ancora, la lite sul “porto d’armi” del pediatra del Fatebenefratelli e le molte manifestazioni No Green Pass nel fine settimana in una delle quali venne distrutto un gazebo di raccolta firme del Movimento 5 Stelle. Nella sezione ‘Dove voto?’ del sito del Comune dedicato alle elezioni (elezioni.comune.milano.it) è possibile conoscere il proprio seggio. In caso di smarrimento o esaurimento degli spazi disponibili – ricordano da Palazzo Marino – è possibile richiedere una nuova tessera elettorale in una delle sedi anagrafiche o nell’Ufficio Elettorale di via Messina 52. L’Ufficio Elettorale e le sedi decentrate osserveranno orari di apertura prolungati.

Francesco Gastaldi
Francesco Gastaldi
Giornalista professionista dal 2004, formatosi sulle cronache sportive prima di imboccare la strada della cronaca e della politica. Vent'anni e oltre di redazione al Cittadino di Lodi, iniziando sui campi di calcio della serie D per terminare co-dirigendo il desk di cronaca. Oggi collabora con il Corriere della Sera Milano e associazioni di categoria.

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