Regione Lombardia, avanti tutta sul nucleare. Prima le dichiarazioni di Salvini in campagna elettorale a Milano sul si all’apertura di centrali nel territorio lombardo. Poi la mozione “anti-nucleare”, presentata il 16 settembre dal Movimento 5 Stelle proprio a seguito delle dichiarazioni del segretario federale leghista. Alla quale il consiglio regionale lombardo martedì ha detto no, respingendo la mozione con 37 voti contrari e 22 favorevoli. A certificare l’avanti tutta anche le dichiarazioni post consiglio dell’assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo: “Nessuna preclusione ideologica. Il giorno in cui ci saranno tecnologie che ne garantiscono l’adozione in condizioni di assoluta sicurezza si faranno le valutazioni del caso”.
Raffaele Cattaneo Raffaele Erba
Il Movimento 5 Stelle: puntare su fonti rinnovabili
Il voto del consiglio ovviamente non ha soddisfatto l’opposizione, a partire dai firmatari della mozione. “L’obiettivo della mozione era avere la garanzia da Regione Lombardia di una moratoria sul nucleare e di porre formalmente l’obiettivo di arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050 attraverso fonti rinnovabili”. Lo ha detto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Raffaele Erba, primo firmatario della mozione. “Doveroso – ha concluso il consigliere pentastellato – anche sfatare falsi miti che reputano troppo costose le fonti rinnovabili. Negli anni abbiamo visto un abbattimento dei loro costi che ne permettono la diffusione su larga scala, e risultano addirittura molto più convenienti delle fonti fossili. Compresi inoltre i danni derivanti dai sempre più frequenti eventi estremi legati ai cambiamenti climatici”.
Pd: nucleare boutade da campagna elettorale
A favore della mozione anche i consiglieri regionali Pd. “La mozione ha il merito di sottolineare che la tematica dell’energia nucleare non può essere derubricata a una boutade da campagna elettorale”, ha aggiunto il capogruppo Pd Fabio Pizzul. “Oggi non si può ancora parlare di nucleare pulito, non possiamo prendere decisioni definitive e, con i soldi del PNRR dobbiamo puntare decisamente sulle energie rinnovabili. La ricerca vada avanti e, a tempo debito, tireremo le somme anche sul nucleare. Ma ora e’ prematuro e superficiale”.