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sabato 30 Settembre 2023

San Siro, da Sala stop al referendum. I residenti: “No al nuovo stadio”

Sono radicalmente contrario“. No al referendum pubblico sull’abbattimento del Meazza. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine della presentazione di un libro. Stop che non e’ piaciuto assolutamente al Comitato degli abitanti di San Siro che in tempo reale ha organizzato giovedi un “flash mob” proprio sotto l’ingresso di Palazzo Marino. Decine di residenti in pettorina gialla e con fischietto e cartellino giallo da arbitro hanno riproposto la necessità di coinvolgere tutta la cittadinanza sull’abbattimento del Meazza e la realizzazione del nuovo San Siro. “Sarà un referendum di respiro nazionale”, assicura Gabriella Bruschi, portavoce dei residenti del quartiere che si oppongono al maxi progetto di Milan e Inter.

”Si all’incontro pubblico, no alla consultazione”

I referendum a mio avviso vanno tenuti su questioni dì natura etica e morale. Siamo delegati dai cittadini per prendere delle decisioni e non possiamo scaricare sui cittadini le nostre decisioni“, ha detto il sindaco nell’opporsi al referendum.

Sala apre invece al dibattito pubblico. “Va sempre bene discutere delle cose e approfondire. È chiaro che se il dibattito deve essere lo stadio sì o lo stadio no questo non va bene. Questa è una responsabilità che io mi sono ampiamente preso. E cioè di aver portato con tempo e pazienza le società ad accettare le nostre condizioni e questa mi sembra una cosa molto buona. Quindi non credo che ci sia più spazio dal nostro punto di vista per ripensamenti».

Possiamo discutere – afferma Sala – su come destinare gli oneri di urbanizzazione e di tempistiche. Io ho la sensazione che per le società è prioritario lo stadio ma non è assolutamente detto che partiranno velocemente con il resto delle costruzioni“. In ogni caso la battaglia e’ solo iniziata. Dopo che il Comune, finite le elezioni, ha accelerato sul progetto di Milan e Inter concedendo l’interesse pubblico, ora i residenti vogliono rimettere la questione all’intera citta’.

Nessuna marcia indietro sullo stadio e sul progetto del quartiere rigenerato. O della “speculazione edilizia”, come ha sottolineato lo storico consigliere comunale di estrema sinistra Basilio Rizzo nel depositare la proposta di referendum.

Il recupero del Meazza secondo uno dei due progetti in lizza

San Siro, Milan e Inter avanti tutta: “Sarà pronto per il 2027, dopo le Olimpiadi”

Dal canto loro, Milan e Inter vanno avanti. Entro fine mese sceglieranno il progetto vincitore tra Populous e Manica/Sportium e procederanno con la fase di assegnazione. Il crono programma prevede l’inizio dei lavori tra tre anni e la consegna dello stadio nel 2027, dopo la cerimonia olimpica.

Lo ha confermato l’ad dell’Inter Alessandro Antonello due giorni fa a Radio24. “Ad oggi l’obiettivo è arrivare il prima possibile al nuovo stadio e ci auguriamo che la scadenza del 2027 sia fattibile”. La dichiarazione di pubblico interesse da parte della Giunta di Milano “è un primo passo fondamentale, non solo per noi ma anche per la città. Ora si devono aprire i tavoli tecnici perche’ ci sono alcuni cambiamenti rispetto al piano originali. Occorre riprendere i lavori per adeguarci alle richieste del Comune”.

Francesco Gastaldi
Francesco Gastaldi
Giornalista professionista dal 2004, formatosi sulle cronache sportive prima di imboccare la strada della cronaca e della politica. Vent'anni e oltre di redazione al Cittadino di Lodi, iniziando sui campi di calcio della serie D per terminare co-dirigendo il desk di cronaca. Oggi collabora con il Corriere della Sera Milano e associazioni di categoria.

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