Il pensionato Carmine D’Errico, scomparso dalla sua casa di Cusano Milanino il 30 dicembre scorso, potrebbe essere vittima di omicidio. E indagato, per la morte del padre, il figlio Lorenzo che viveva con lui. Dopo quasi un mese di ricerche, di incongruenze, di improvvisi ritrovamenti, e’ arrivata la prima vera svolta sulla vicenda del 65enne di Cusano. I carabinieri hanno messo la villetta di via Liberta’ 22 sotto sequestro e la procura di Monza ha disposto nuove indagini. I carabinieri del Ris di Parma sono al lavoro da lunedi’ nella casa di D’Errico. Si cercano tracce di sangue o altre possibili prove di un delitto compiuto fra le mura di casa. Giovedi’ la svolta con l’iscrizione del figlio 35enne nel registro degli indagati.
Sulla scomparsa dell’ex elettricista, separato e poi vedovo, tanti sono i dubbi e la procura (a coordinare le indagini la pm Franca Macchia) ha trovato molte incongruenze nel racconto del figlio Lorenzo. Della scomparsa si e’ interessata anche la trasmissione ”Chi l’Ha visto?”. Di D’Errico si sono perse le tracce la sera del 30 dicembre. Quel giorno D’Errico avrebbe detto al figlio che stava uscendo per comprare una pizza. Uscendo di casa in ciabatte e pigiama. Ma poi è sparito. Il figlio ha detto di non averlo più visto e che il cellulare risultava spento.

Atteso per il veglione nel Lodigiano. Ma Carmine d’Errico non ci e’ mai arrivato
Per la notte del 31 dicembre D’Errico era atteso da amici a Sant’Angelo Lodigiano ma non e’ mai arrivato. La prima stranezza risale a sei giorni dopo la scomparsa con il ritrovamento dell’auto parcheggiata a 200 metri da casa. Nel garage poi è stata rinvenuta una pistola, con una cinquantina di proiettili, per la quale ne’ Carmine ne’ il figlio Lorenzo avevano regolare licenza. Lorenzo D’Errico ha raccontato di non essersi accorto dell’uscita del padre perche’ chiuso nella sua stanza.
Il sospetto che non si tratti di semplice scomparsa ma di omicidio ora e’ prevalente fra gli inquirenti. E’ stato lo stesso figlio 35enne a raccontare che fra loro due non correva buon sangue. ”Vivevamo come due separati in casa”, ha ammesso sia davanti agli inquirenti che alla troupe di “Chi l’ha visto?”. Il figlio si e’ immediatamente difeso dai sospetti che stanno piovendo e ha inviato un messaggio vocale alla trasmissione.
”I Ris devono fare indagini con il Luminol (composto chimico usato dalla Polizia Scientifica per trovare tracce biologiche, ndr) e senza un fascicolo per omicidio non e’ possibile fare indagini con il Luminol”.