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domenica 3 Dicembre 2023

Covid terapie intensive: solo non vaccinati in Lombardia

La situazione del Covid in Lombardia vede confermare con elevata probabilità la fascia bianca. Il dato definitivo è atteso per oggi, ma sulla questione torna a emergere ancora una volta il nodo delle vaccinazioni. A rilanciare il tema e la necessità di convincere gli indecisi è stata nella giornata di ieri Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al welfare della Lombardia.

Durante un proprio intervento presso Telelombardia, l’esponente della Regione ha ripreso gli ultimi dati sull’occupazione delle terapie intensive. All’interno non ci sono persone vaccinate, pertanto i ricoverati risultano pazienti che hanno scelto di non aderire alla campagna vaccinale. Un fatto che per Moratti dovrebbe bastare a convincere gli indecisi verso l’adesione alla campagna vaccinale.

Gli ultimi aggiornamenti in merito ai vaccinati presenti in Regione Lombardia

Rispetto al quadro appena evidenziato, l’assessore al welfare ha sottolineato che i vaccinati lombardi hanno toccato quota 7,6 milioni. Si tratta quindi dell’85% della platea potenziale, che esclude nel computo i bambini al di sotto dei 12 anni di età. Per quanto concerne invece il numero di dosi, l’88% dei lombardi vaccinati ha già ricevuto la seconda somministrazione presso gli hub vaccinali. 

Si tratta di evidenze statistiche che confermano la Lombardia come la prima regione d’Italia e tra le prime al mondo per copertura vaccinale. Infine, un ulteriore commento riguarda la volontà dei giovani e giovanissimi residenti lombardi di procedere alla vaccinazione. I dati indicano un’adesione al 73% tra coloro che hanno dai 12 ai 19 anni di età.

Il commento sull’adesione al vaccino anti Covid in Lombardia

Per l’esponente della Regione, l’evidenza dell’adesione alle vaccinazioni da parte dei giovani è un risultato importante, anche considerando la ripartenza delle scuole nel mese di settembre 2021. Il dato consente infatti di avviare l’anno scolastico in modo sicuro. Resta la criticità della fascia che va dai 30 ai 40 anni, stante che per alcune persone appartenenti a questa platea la percezione dei rischi in caso di contagio resta bassa. 

Secondo Moratti, l’incentivo per queste persone arriverà tramite le aziende, visto che un progetto in avvio con Confindustria Lombardia prevede la possibilità di estendere la campagna vaccinale grazie all’apertura di hub agevolati all’interno delle aziende.

Stefano Calicchio
Stefano Calicchio
Giornalista e Scrittore digitale. Laureato in Relazioni Pubbliche e in Psicologia, Master in Risorse Umane e Organizzazione aziendale. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Caporedattore per Milano Top News. Mi occupo prevalentemente di lavoro, pensioni, welfare. Figuro tra i 100 autori più letti nella sezione economia e management di Amazon Kindle, Apple iBookstore, Kobo e Google Play.

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