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lunedì 25 Settembre 2023

Furti di valuta straniera a Linate, presa la banda dei postali ”fiutasoldi”

Soldi in busta dall’Oriente e dal Giappone per le offerte rubati sistematicamente dagli uffici postali di Linate. Scattano le misure cautelari per la ”banda degli yen”, dipendenti di Poste Italiane che sistematicamente e da anni si erano specializzati nel furto di valuta straniera proveniente dall’Estremo Oriente. Dei veri segugi ”fiutasoldi”. Sapevano individuare le buste contenenti denaro – in genere valuta straniera come yuan e Yen, o dollari australiani – che arrivavano all’ufficio di smistamento delle Poste all’aeroporto di Linate.

Soldi in gran parte destinati alle opere caritatevoli o all’acquisto di amuleti. E che finivano rapidamente nelle tasche degli indagati – sette, di cui tre dipendenti postali e quattro complici – che poi andavano a trasferirli in euro in vari uffici di Cambio della citta’. La Polizia di Stato e la Polizia Locale di Milano calcolano che negli anni i sette ”ladri postali” abbiano rubato almeno 350mila euro dalle buste inviate per via aerea dai Paesi Extraeuropei a Milano Linate.

Tre postali e quattro complici: spariti negli anni oltre 350mila euro dal centro di smistamento di Linate

Linate
I furti avvenivano nel centro postale di Linate

Grazie all’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, agenti della questura e della polizia locale hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di sette persone responsabili del furto di valuta straniera contenuta in buste provenienti da paesi dell’estremo Oriente, in particolare dal Giappone. Due uomini di 46 e 51 anni e una 
donna di 40, con i due complici di 46 e 55 anni
, hanno l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e l’obbligo di permanenza nel loro comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione. Queste le misure emesse dal gip per le accuse di furto pluriaggravato e riciclaggio. Altri due complici un 45enne e una 40enne sono indagati, invece, in stato di libertà.

Le indagini dell’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea di Linate e della Polizia Locale 
hanno evidenziato come tre impiegati delle Poste e quattro loro complici abbiano, nel corso degli anni, sottratto oltre 350 mila euro. Questo sarebbe il valore della valuta estera sottratta negli anni dalla corrispondenza arrivata al centro di smistamento di 
Poste Italiane di Linate e destinata a opere caritatevoli o per l’acquisto di amuleti di buona sorte.

Il cambio di piazza Duomo

Yen giapponesi e dollari australiani portati nei cambiavalute della Centrale o del Duomo per non dare nell’occhio

Yen giapponesi e dollari australiani venivano cambiati in euro con regolarità presso gli sportelli cambiavalute situati nei luoghi di maggiore affluenza a Milano per confondersi tra la moltitudine di clienti e turisti. L’indagine ha preso origine da alcune segnalazioni giunte dalle agenzie di cambio presenti presso l’aeroporto di Linate. Anomale erano le frequenti richieste di cambio valuta giapponese e australiana, canadese, americana e australiano, sterline, franchi svizzeri compiute sempre dalla stessa persona. Si e’ scoperto che chi cambiava la valuta era un dipendente di Poste Italiane addetto allo smistamento della corrispondenza proprio nel centro di Linate.

Messi sotto sorveglianza a Linate e inchiodati grazie ai video

Ma non agiva da solo. Gli inquirenti hanno accertato come le operazioni sempre piu’ frequenti coinvolgessero anche altre persone. La Polizia ha pertanto disposto una sorveglianza dei sospetti grazie alle telecamere, tenendoli d’occhio durante gli orari di lavoro. All’interno del centro smistamento, gli addetti coinvolti nei furti erano dei veri “maestri” nell’ individuare buste contenenti valuta estera. Nascondevano le buste ancora sigillate in tasca o negli zaini. Poi uscivano a fine turno senza farsi notare dagli altri colleghi, per poi effettuare il cambio in euro negli sportelli di cambio esterni. 

La frequenza dei furti e la mole di denaro era tale che, in un secondo momento, i tre postali ”infedeli” si sono rivolti ad altri quattro complici. I quali avevano il compito di recarsi presso le agenzie di cambio più affollate della città. Come la Stazione Centrale e in zona Duomo, ed effettuare il cambio valuta per conto terzi, senza farsi notare.

Francesco Gastaldi
Francesco Gastaldi
Giornalista professionista dal 2004, formatosi sulle cronache sportive prima di imboccare la strada della cronaca e della politica. Vent'anni e oltre di redazione al Cittadino di Lodi, iniziando sui campi di calcio della serie D per terminare co-dirigendo il desk di cronaca. Oggi collabora con il Corriere della Sera Milano e associazioni di categoria.

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