San Siro tempio intoccabile anche per il mondo della musica. Il Comitato Si Meazza nato meno di un mese fa ha raccolto centinaia di adesioni. Le piu’ pesanti quelle dei due ex presidenti di Inter e Milan Massimo Moratti e Silvio Berlusconi. Il patron nerazzurro tra i primi firmatari e autore di una polemica con il sindaco Beppe Sala. Il Cavaliere con una semplice dichiarazione a favore del Meazza (“una ferita abbattere un monumento nazionale”). L’adesione piu’ clamorosa e inaspettata pero’ e’ arrivata nelle ultime ore ed e’ quella di Steven Van Zandt. Meglio conosciuto come Little Steven e chitarrista storico della E Street Band di Bruce Springsteen, il musicista in look da pirata si e’ schierato con il Comitato per salvare San Siro.

Con un tweet, infatti, Van Zandt invita a sostenere il comitato: “We need to save San Siro! One of the last of the great venues! We have enough skyscrapers and shopping malls in the world but there is only one San Siro! Use this email and give your name and say San Siro forever! comitatosimeazza@gmail.com“, il testo del post in cui lo storico chitarrista e amico del Boss sottolinea “Dobbiamo salvare San Siro. Abbiamo abbastanza grattacieli e centri commerciali nel mondo ma c’è un solo San Siro!“.

Per Little Steven (e per i fans del Boss) San Siro e’ un monumento. Springsteen ha tenuto diversi concerti storici nello stadio milanese, tra cui la prima data assoluta il 21 giugno 1985. Uno dei concerti storici a Milano, con 80mila fans in delirio. Il Boss sarebbe tornato a San Siro altre volte in seguito, dal 2003 al concerto sotto l’acqua nel 2013. L’ultima nel 2016 ma e’ previsto un ritorno nel 2022 per tre serate. Oltre a Little Steven anche un altro gigante delle sette note si e’ schierato. Il potente promoter Claudio Trotta, che oltre ai concerti italiani di Springsteen ha portato in Italia tanti nomi del panorama rock internazionale: AC/DC, Pearl Jam, Guns’n’Roses, Lenny Kravitz.
E poi ci sono i big dello sport: di Moratti e Berlusconi si e’ detto, ma anche l’ex ala del Milan Roberto Donadoni e’ tra i firmatari. Da una parte il Comitato Si Meazza chiede lo stop all’abbattimento e vuole introdurre un referendum cittadino. Dall’altra le società Milan e Inter entro Natale comunicheranno il progetto vincitore per il nuovo San Siro. In mezzo il sindaco Sala che a Sant’Ambrogio e’ tornato sull’argomento. E non e’ intenzionato a concedere il referendum dopo il via libera della giunta all’interesse pubblico sull’operazione nuovo stadio.
“Non si può nascondere l’importanza del calcio per Milano. Provate a chiedere a chi gestisce alberghi, quanto è importante che l’Inter e il Milan siano in Champions oppure no. Nella relazione con le squadre alla fine cerco sempre di far rispettare le regole e credo di averle fatte rispettare nella vicenda dello stadio, non concedendo nulla, al di là di quanto previsto dalle regole“.