Al via i lavori organizzativi per le prossime elezioni comunali di Milano che si terranno il prossimo autunno. Il capoluogo lombardo si prepara ad allestire oltre 1300 seggi, dei quali 66 saranno distribuiti tra ospedali, case di riposo e carceri. Saranno inoltre disponibili anche 5 seggi speciali destinati a coloro che risultano positivi al covid-19, per i quali servirà però un apposito decreto governativo.
In base alle ultime proiezioni, la spesa necessaria per l’allestimento e per il costo del personale toccherà i 9,2 milioni di euro. Di questa cifra, 1,1 milioni corrisponde ai compensi per il personale dei seggi. Cifra che è destinata a raddoppiare nel caso in cui si verificasse lo scenario del ballottaggio. I compensi per i presidenti corrispondono a 187 euro, mentre la cifra destinata a segretari e scrutatori scende a 145 euro.
Le altre spese che il Comune di Milano dovrà affrontare per le elezioni comunali
Oltre ai compensi per i componenti dei seggi, la spesa prevista per le prestazioni straordinarie del personale delle direzioni amministrative interessate dalle votazioni corrisponde a 4,6 milioni di euro. Infine, per le attività di gestione dei documenti e di facchinaggio la stima indica 883mila euro. Altre 118mila euro sono destinate ai servizi di noleggio delle navette e di pulizia delle sedi destinate alle votazioni.
La nuova campagna informativa Siamo europei e votiamo a Milano: potranno votare anche gli stranieri
Sullo sfondo emerge l’adesione di Milano al progetto europeo APPproach, finanziato dalla Comunità Europea. Un’apposita campagna informativa intitolata “Siamo europei e votiamo a Milano” si occuperà di informare i cittadini e le cittadine europee residenti in città sulla propria possibilità di voto alle elezioni amministrative. Per votare, è necessario presentare al Sindaco l’apposita domanda di iscrizione alle liste elettorali entro e non oltre 40 giorni dalla consultazione elettorale.