Prodotti senza marchio CE, luminarie pericolose, rivenditori inaffidabili. Giocattoli pericolosi e luci natalizie che provocano incendi in casa. Commercio illegale e concorrenza sleale. Le “truffe” degli addobbi natalizi sono sempre dietro l’angolo. Per evitare problemi e avere un Natale sicuro occorre seguire alcune semplici ma fondamentali regole prima di procedere all’acquisto dei regali o degli addobbi per le proprie case. Motivo per cui la Polizia locale e la la Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi hanno messo in piedi una task force a caccia dei furbetti e dei rivenditori illegali. Grazie al supporto tecnico dei laboratori Imq, stanno portando avanti numerosi interventi con il Nucleo Antiabusivismo e con l’Unità Annonaria e Commerciale per identificare e sequestrare merci non conformi alle normative vigenti e potenzialmente pericolose per i cittadini.
Giocattoli pericolosi e alberi “incendiari”
I giocattoli sono tra i prodotti su cui è obbligatorio, secondo la direttiva europea, esporre sempre la marcatura CE. Il rischio, anche per la salute, del materiale non conforme e’ sempre molto alto. Altri esempi, le luci natalizie che, avendo al loro interno un piccolo impianto elettrico, devono essere debitamente certificate e corredate di indicazioni specifiche sul corretto uso.
Anche decorare l’albero è una questione di sicurezza. L’albero di Natale infatti è a stretto e costante contatto con materiale elettrico. Per questo non vanno sottovalutati i rischi di incendio, che si tratti di un albero naturale o sintetico. Nel caso in cui si tratti di un prodotto artificiale (preferibilmente costruito con materiali ecosostenibili), occorre verificare che sia autoestinguente. La specifica e’ riportata sulle istruzioni o sulla confezione con le diciture “ignifugo” o “non infiammabile”. Se si opta per un albero naturale, verificare all’acquisto che questo sia sano e non già secco. Un albero secco in presenza di fiamme può bruciare in soli 20 o 30 secondi.
Natale sicuro, tutte le luminarie a rischio
Il collegamento delle luci natalizie sembra un’operazione semplice ma e’ una delle piu’ delicate. Il rischio di cortocircuiti e’ sempre dietro l’angolo. Peggio se il prodotto e’ non conforme. Se possibile, meglio predisporre una presa per ogni spina oppure, in alternativa, utilizzare prese multiple o adattatori certificati. All’esterno, bisogna ricordarsi di verificare che i collegamenti siano protetti dagli agenti atmosferici. È buona norma scollegare sempre gli alimentatori dalle prese quando si esce di casa e anche di notte.
“Chiediamo la collaborazione dei consumatori – spiega l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli –. Il modo migliore per contrastare il commercio di prodotti irregolari è non acquistarli oppure segnalare subito le anomalie quando si capisce di avere in mano un prodotto non conforme alla legge. È una questione di sicurezza, prima di tutto, ma anche di tutela dei produttori e dei commercianti onesti e rispettosi delle regole”.
L’anno scorso 47mila prodotti sequestrati
I controlli a tappeto per un Natale sicuro riguardano sia il commercio online sia quello nei tradizionali punti vendita. Nel 2020 la Polizia Locale ha denunciato numerosi esercenti per aver immesso sul mercato prodotti pericolosi, effettuando oltre 100 sequestri e sottraendo al mercato circa 47mila prodotti illeciti tra cui giocattoli, prodotti elettrici, luminarie natalizie ed elettrodomestici.
L’appello di Granelli ai milanesi sul commercio abusivo pero’ non e’ piaciuto all’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato (FdI). “Prima di chiedere ai milanesi di non comprare merce irregolare sarebbe meglio avviare controlli a tappeto nella miriade di negozi cinesi sparsi per la città che vendono merce contraffatta, come dimostrato da diverse operazioni della Guardia di Finanza. O meglio ancora, avrebbe dovuto annunciare operazioni di repressione nei mezzanini della metro o nei mercati settimanali scoperti dove, oltre ad essere irregolare, spesso la merce è contraffatta. I numeri dei sequestri nel 2020 sono una goccia rispetto al fenomeno che si riscontra in città”.