Luca Bernardo da’ del “pistola” al sindaco Beppe Sala, o meglio a chi lo elegge. Il sindaco gli risponde “sei volgare“. Il suo sfidante di centrodestra ribatte: “Se volgare significa “uomo del popolo”, sì ne sono fiero“. A due settimane dalle elezioni la battaglia di Milano e’ entrata nel vivo, con video e insulti alla milanese. La politica meneghina ha sdoganato un’altra parola, non troppo cara ai milanesi specie a chi la riceve: pistola. Esattamente come tredici anni fa un giovane Jose’ Mourinho fece, davanti ai giornalisti in un clima molto più sereno, con “pirla“.
Bernardo: gli elettori di Sala sono dei pistola
I toni di oggi tuttavia sono molto più tesi. Ha iniziato il candidato del centrodestra unito, Luca Bernardo, con una lettera pubblicata sul quotidiano “La Verità” e indirizzata al direttore Mario Giordano. “I veri pistola saranno quelli che al netto delle mie urla mancanti andranno a votare Sala“. Apriti cielo. Sala non ha atteso e a fine mattinata ha pubblicato un video in cui risponde alle accuse del suo sfidante.
La risposta: a questi livelli di volgarità non ci sto
“Finche’ insulta me lasciamo anche andare, ma insultare centinaia di migliaia di milanesi che hanno votato per me e mi auguro rivoteranno per me, ecco questo non ci sto. A questi livelli di volgarità non si può scendere“. Video che immediatamente e’ rimbalzato sull’altro lato del naviglio, e quell’accusa – volgarità – su cui Bernardo non ha voluto tacere. Anzi l’ha fatta sua, rispondendo con un nuovo video, definendo Sala “nervosetto“. E ribadendo: “Se vogare vuol dire volgo, popolare, ebbene si, io sono un uomo del popolo“.
Le nuove accuse: non mi rimangio il “pistola”
Il candidato del centrodestra tuttavia non ha ritrattato l’offesa agli elettori del suo “nemico”: “Si vergognino Sala e i radical chic, che stanno solo nel salotto e non pensano che ci sono persone che stanno male“. Il destinatario della lettera, il giornalista Mario Giordano, ha comunque preso le distanze dall’epiteto di Bernardo: “Ci sono mille modi migliori di aprire gli occhi agli elettori”.
Nel 2008 il leggendario “pirla” di Mourinho
E veniamo al significato di “pistola”, insulto analogo al piu’ famoso “pirla” ma meno utilizzato anche se richiama versi di Enzo Jannacci. Pistola ha il significato di “sciocco, stupido”, forse un po’ più volgare rispetto a “pirla” diventato più di uso comune anche se una sentenza della Cassazione di quindici anni fa lo considera “ingiuria”, passibile di condanna penale. Non lo sapeva certo Jose’ Mourinho, che nella conferenza stampa di presentazione all’Inter nel giugno 2008 per (non rispondere) alla domanda di un giornalista su Lampard pronunciò il celebre “ma io non sono pirla”. Ma in ballo c’era un campionato, non i prossimi cinque anni a Palazzo Marino.