La pandemia rimescola le carte del trasporto pubblico, andando a infierire sui bilanci delle aziende locali. Molti enti erano già provati dai tagli e ora si trovano a confrontarsi con l’impossibilità di garantire la continuità del numero di corse decise in tempi ordinari. È il caso del trasporto pubblico locale di città come Milano, Monza, Lodi e Pavia. Il rischio è di una riduzione a partire da settembre 2021 nel caso in cui non dovessero arrivare risorse straordinarie.
A lanciare l’allarme sulla difficile prospettiva (e sulla scelta inevitabile) è il presidente dell’Agenzia di bacino Daniele Barbone. Il problema riguarda, in particolare, la ripresa delle attività ordinarie dopo l’estate. I tagli da due milioni di euro erano previsti, ma l’ottimizzazione delle risorse e la ricerca di nuove aree di risparmio non risulterà comunque sufficiente se si considera l’impatto del Covid-19 sui conti delle aziende di trasporto. Così, a partire dal mese di settembre sarà necessario intervenire sul numero delle corse.
A Milano i servizi interurbani e urbani potrebbero subire dei tagli
Il problema nasce da una decisione della Regione risalente al 2017. In quell’anno si è deciso di stabilire un nuovo criterio di ripartizione del fondo regionale per il trasporto pubblico. A livello pratico, è stato prodotto l’abbassamento graduale delle somme destinate all’Agenzia di Milano, Monza, Lodi e Pavia, distribuendo i risparmi su altre zone. Questo con l’obiettivo di motivare al risparmio e all’efficientamento.
Ma il nuovo criterio è stato contestato con un ricorso al Tar, che non risulta ancora risolto. E nel frattempo si sono aggiunte le condizioni non prevedibili dettate dalla pandemia. Attualmente, i mezzi pubblici possono essere riempiti fino all’80% di capienza, garantendo un numero adeguato di corse. Davanti all’impossibilità di garantire la continuità per tutto il flusso pregresso, si procederà favorendo i servizi scolastici, mentre dovranno essere operati necessariamente tagli sulle corse dei lavoratori.
Il calo dei biglietti dovuto al Covid-19 e il peso sui bilancio delle aziende di trasporto
Le aziende di trasporto pubblico sono state colpite duramente dai ripetuti lockdown e dalla crisi conseguente allo sviluppo della pandemia. A crollare non sono stati soli gli abbonati, ma anche gli utenti occasionali. È chiaro che l’impatto del Covid non può essere ignorato. Per capire in che modo procedere, è stata avviata una nuova convocazione dei soci nel mese di agosto. Entro tale scadenza bisognerà trovare una soluzione utile al fine di non penalizzare le corse destinate ai lavoratori.