Se l’Arcidiocesi di Milano e’ la prima per importanza in Europa, c’è un motivo. Dal prossimo weekend, per tutte le attività religiose a rischio contagio i sacerdoti e i catechisti delle parrocchie milanesi dovranno avere il Green Pass. A decretarlo sono le nuove norme promulgate dal vicario generale monsignor Franco Agnesi, tra i primi a recepire le indicazioni della Cei in tema di misure anti Covid.
Stesse regole ma senza passaporto verde
Niente controlli e non un vero obbligo di dotarsi del “passaporto verde” in realtà. Ma le misure necessarie per svolgere tutte le attività religiose previste dal sacerdozio ma anche per coadiutori e catechisti, saranno le stesse necessarie a ottenere il Green Pass. E cioè in tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi di Milano dal 20 settembre bisognerà avere ricevuto la prima dose da almeno 14 giorni o essere guariti da meno di 180 giorni dal Covid. O almeno aver fatto un tampone negativo nei due giorni precedenti. Tutto quello che serve per ottenere il lasciapassare anche se formalmente non è richiesto.

Green Pass anche per comunione e visite ai malati
Il decreto di monsignor Agnesi e’ previsto solo per i maggiorenni e riguarda sacerdoti, catechisti, coristi, ministri straordinari della comunione, educatori dei doposcuola o delle scuole per stranieri delle parrocchie. Tampone o vaccino sono richiesti per attività dove più alto è il rischio di contagio come la visita degli ammalati (salvo i casi di persone in punto di morte), la distribuzione della Comunione, e appunto gli incontri di catechismo, le attività educative e didattiche gestite dalle parrocchie.
Un colosso con quasi novemila religiosi
Non una misura da poco per l’Arcidiocesi di Milano, la piu’ estesa d’Europa con i suoi 2000 sacerdoti, 800 religiosi e 6000 religiose. E quasi cinque milioni e mezzo di fedeli. Motivo per cui una nota esplicativa dell’Avvocatura della Curia spiega che non sono previste specifiche misure di verifica. Alle persone interessate dal provvedimento – sacerdoti esclusi – verrà chiesto di firmare un’autodichiarazione mentre “ai ministri ordinati non è richiesto di assumere questo specifico impegno in forma scritta avendo già un particolare dovere di obbedienza in virtù del vincolo dell’Ordinazione“.
Si parte dal 20 settembre
Le nuove regole entrano in vigore dal 20 settembre, mentre da ieri possono riprendere almeno le processioni con la partecipazione del popolo “durante l’intero tragitto“. Fatte salve, ovviamente, le regole basilari su distanziamento e obbligo di indossare la mascherina “anche se il percorso sarà interamente all’aperto».