L’avvento del Green Pass non ha avuto un impatto importante solo sulla crescita delle prenotazioni relative ai vaccini. Il documento è diventato ormai indispensabile per accedere alle attività essenziali, oltre che per molti luoghi dedicati al tempo libero. E uno dei modi per ottenerlo consiste nell’avere un tampone negativo. Non stupisce quindi che contestualmente alla copertura vaccinale, anche l’accesso a questa seconda modalità abbia registrato un picco in tutto il territorio regionale.
A confermare il fenomeno ci sono i numeri indicati dalla stessa direzione della Regione Lombardia. Prendiamo come riferimento lo scorso 6 agosto 2021. Le richieste di tampone sono state oltre 31mila, con una crescita superiore alle 10mila unità rispetto al 5 agosto. Di fatto, si tratta di un vero e proprio picco se si prendono in considerazione i dati elaborati nel mese precedente.
Green pass e coronavirus: perché in molti chiedono di effettuare il test veloce
Dal punto di vista pratico, la spiegazione relative all’aumento delle richieste è legata alla velocità con la quale è possibile ottenere la certificazione verde. Il tampone negativo permette infatti di accedere al passaporto vaccinale, con un’importante controindicazione. La validità è di appena 48 ore. Ecco quindi che molte persone in attesa di ricevere la prima dose del vaccino si vedono costrette a effettuare ripetuti tamponi.
Ovviamente il caso si estende anche a coloro che non hanno alcuna intenzione di vaccinarsi. Mentre chi risulta guarito dal Covid può beneficiare del green pass per un periodo di validità di sei mesi. Le richieste relative ai tamponi hanno visto prendere d’assalto non solo gli ospedali, ma anche i laboratori privati. Un caso a parte è quello delle farmacie, per le quali si registrano adesioni crescenti. Ma sulle tasche dei cittadini lombardi pesa anche il costo del test.
Il costo dei test: ecco per chi sono gratis secondo la Regione Lombardia
Un singolo tampone può arrivare a costare fino a 30 euro, mentre a prezzi calmierati la spesa dovrebbe dimezzarsi. La Regione Lombardia prevede che il test possa essere richiesto gratuitamente dai 14 ai 19 anni per coloro che non risultano vaccinati e debbano visitare un parente presso una struttura di cura.
La stessa agevolazione si estenderà fino ai 6 anni a partire dal prossimo 23 agosto 2021. Purtroppo le farmacie aderenti risultano ancora poche. Il problema resta quindi la crescita delle farmacie in grado di offrire il servizio. Con l’impennata di richieste, potrebbe infatti essere difficile rispondere in modo adeguato al fenomeno del momento.
La questione potrebbe riequilibrarsi con la crescita delle vaccinazioni. Il tutto considerando che la necessità di rispondere all’impennata di richieste potrebbe venir meno proprio con il progressivo allargamento della campagna vaccinale.