Il rischio di perdere il lavoro ha prevalso sull’idea di non volersi vaccinare per nessun motivo. È così che il fronte dei sanitari no vax lombardi sembra essere destinato a ridursi fortemente. Determinante è risultata la segnalazione di migliaia di operatori eseguita verso la fine dello scorso mese di luglio dall’Ats all’attenzione degli Ordini professionali regionali e delle strutture sanitaria.
Non è quindi un caso se la stessa Ats della città di Milano ha spiegato che in queste ore sono arrivate tantissime conferme di vaccinazione. A queste faranno ovviamente seguito le lettere di riammissione. Tra i profili lavorativi che rientrano nel primo invio delle lettere, ci sono numerosi tecnici che operano nelle strutture sanitarie, oltre a psicologi. Mentre la seconda tranche d’invio ha visto coinvolgere anche medici e infermieri.
La vicenda dei sanitari no vax verso il lieto fine: moltissimi non perderanno il lavoro
In base agli ultimi dati in arrivo dall’Ats, dopo la prima lettera di sospensione dal lavoro molti operatori si sono recati a effettuare la vaccinazione. Complessivamente, finora sono state inviate 7mila lettere. Per coloro che nonostante l’avviso non procederanno a effettuare la copertura vaccinale, scatteranno le sospensione del lavoro (e quindi dello stipendio).
Il controllo finale sarà eseguito alla fine del prossimo mese di settembre 2021, ma dall’Ats fanno sapere che per quella data moltissimi destinatari dei provvedimenti disciplinari potrebbero aver eseguito la vaccinazione. Sul punto è quindi presto per poter arrivare a un bilancio definitivo, ma le migliaia di lettere di riammissione già spedite fanno ben sperare sulla possibilità di chiudere la vicenda in modo positivo.