L’estensione del green pass agli statali non troverà impreparato il Comune di Milano. L’amministrazione si è già mossa per tempo sulla questione. Ora attende solamente che vengano rilasciati i dettagli in merito all’adozione delle misure. Il riferimento va al decreto recentemente approvato dal governo e che entrerà in vigore il prossimo 15 ottobre 2021.
I trasgressori saranno oggetto di sospensioni e rischiano di restare a casa senza stipendio. Ma al momento, non è previsto il licenziamento. Per essere esentati è necessario un certificato medico. Per tutti gli altri, le sanzioni saranno dure. Restano però diverse questioni da risolvere e sulle quali si attendono i chiarimenti dei ministeri direttamente coinvolti. Si pensi, ad esempio, al caso dei lavoratori in smart working.
Comune di Milano e adozione del green pass: come saranno eseguiti i controlli
Dal punto di vista pratico, un primo banco di test rispetto alla questione è rappresentato dalla riapertura delle scuole. Adesso i controlli si estenderanno a tutti i dipendenti pubblici, coinvolgendo così circa 15mila lavoratori. In Lombardia la campagna vaccinare procede comunque a buon ritmo e non sono attesi problemi drastici. Resta da sciogliere il nodo delle verifiche e dei controlli.
All’interno delle scuole esiste una piattaforma digitale con la quale è possibile controllare l’effettiva presenza del green pass per i dipendenti. Si tratterà quindi di capire se lo stesso modello verrà esteso anche agli altri settori della PA nelle prossime settimane, oppure se si dovrà procedere in modo differente.
Per quanto riguarda lo smart working, la quota concordata con i dipendenti non è destinata a subire cambiamenti. I lavoratori che hanno accesso a questa modalità di impiego avranno a disposizione fino ad 8 giornate in lavoro agile al mese. Se la sperimentazione si confermerà positiva, è probabile che lo smart working potrà quindi proseguire anche quando la pandemia sarà definitivamente archiviata.