Quella di Lorenzo e’ una “favola di Natale”. Un neonato prematuro di 16 settimane, che pesava solo 370 grammi, incapace anche di piangere perché i suoi polmoni non avevano avuto il tempo di formarsi. Ora il bimbo ritorna a casa sano e salvo e trascorrerà il suo primo Natale con i genitori. I medici del Policlinico lo hanno salvato con un delicatissimo intervento all’intestino. Lorenzo sta bene ora e pesa tre chili. Quando è nato, con 4 mesi di anticipo, non arrivava a 370 grammi. Un bimbo piuma, anzi ‘super piuma’. Rischiava di morire per una perforazione intestinale che lo ha portato subito dopo poche ore di vita in una sala operatoria del Policlinico di Milano. L’ospedale milanese mercoledì ha raccontato la storia a lieto fine.

Prematuro di 16 settimane, pesava solo 370 grammi
Tutto comincia quando, al quinto mese di gravidanza – spiegano dalla Fondazione Irccs di via Sforza – mamma Elena è dovuta correre all’ospedale della sua città, vicino a Milano. Improvvisamente era iniziato il travaglio, ben 16 settimane prima del tempo. Lorenzo nasce ma pesa poco più di una piuma, come i neonatologi chiamano i bebè con un peso inferiore al chilo e mezzo. A preoccupare era soprattutto una grave perforazione intestinale. Troppo immaturi i suoi organi. Trasferito d’urgenza al Policlinico di Milano, il bimbo è stato subito preso in carico dai chirurghi pediatrici diretti dal dottor Ernesto Leva.

I camici verdi hanno rimosso la parte di intestino danneggiata, riparando la perforazione e mettendo l’organo “a riposo” per agevolare la guarigione. Un’operazione complessa – evidenziano dall’ospedale – “ma resa ancor più complicata a causa del bassissimo peso di Lorenzo e della sua estrema fragilità”. Ma l’intervento ha avuto successo grazie alla collaborazione tra chirurghi e neonatologi, infermieri e anestesisti. Dopo qualche giorno le condizioni di Lorenzo si sono stabilizzate, il suo peso è aumentato ed è stato possibile operare nuovamente rimettere in funzione l’intestino e il normale transito.
“Il nostro ospedale è un centro di riferimento internazionale per i bimbi prematuri e per le gravidanze complesse – afferma Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano – Alla clinica Mangiagalli nascono ogni anno circa 6mila bambini. Per questo riusciamo a garantire una nascita sicura e a promuovere la migliore qualità di vita in tutti quei casi che presentano delle difficoltà per le mamme e i loro piccoli. Chi affronta una gravidanza a rischio deve avere a disposizione un centro in cui i diversi specialisti lavorano in stretta sinergia. E dove ci siano percorsi dedicati in grado di seguire i piccoli pazienti nel tempo“.
Neonato super-piuma: “Una incredibile forza di vivere lo ha salvato”
“La sua incredibile forza di vivere ha permesso a Lorenzo di superare brillantemente le infezioni causate dalla perforazione intestinale”. Lo riferisce il dottor Leva, direttore di Chirurgia pediatrica al Policlinico. Lui ha eseguito l’intervento “salvavita” su Lorenzo insieme a Francesco Macchini. “Per fortuna il piccolo non ha sviluppato altre complicazioni, tipiche in questi neonati di bassissimo peso. Un successo che è dovuto anche al lavoro svolto dai neonato logi della nostra Terapia intensiva neonatale, guidati da Fabio Mosca, con un livello di professionalità altissimo“.

Anche per la seconda fase dell’operazione, la riattivazione dell’intestino del piccolo, “la complessità dell’intervento è stata gestita senza difficoltà – evidenzia Leva – sia per l’esperienza dei chirurghi con i neonati così fragili, sia per la stretta sinergia con il team degli anestesisti dedicati ai pazienti più piccoli” coordinati da Giuseppe Sofi, direttore di Anestesia e Terapia intensiva donna-bambino del Policlinico.
“Storie come queste ci fanno re-innamorare ogni volta del nostro lavoro – conclude Leva – e non ho difficoltà a sostenere che solo nel nostro ospedale possono succedere questi miracoli. Il merito è della professionalità di medici, infermieri e di tutto il personale che lavora con e per i bambini. Oggi Lorenzo sta bene, è tornato a casa ed è arrivato a superare i 3 chili: anche per questo per noi rimarrà sempre un supereroe“.