Si e’ raggiunto il plateau in Lombardia? I dati di questi giorni sembrano suggerirlo. Dopo il picco di contagi fatto registrare nei primi giorni dell’anno, sembra frenare la diffusione della pandemia. Ieri per la prima volta la Lombardia e’ scesa sotto i 40mila contagi dopo che negli ultimi giorni i nuovi casi hanno sempre superato la quota. Il virus, in piena variante Omicron, sembra ora avanzare a ritmo meno spedito.

Il momento peggiore e’ coinciso con la prima settimana di gennaio, quando l’incremento di nuovi positivi rispetto ai sette giorni precedenti aveva sempre superato quota 100mila.
Omicron, tra due settimane il momento della verità: a scuola mai tanti contagi da settembre
Dalla direzione Welfare di Regione Lombardia registrano il “rallentamento”. La direzione rimanda ogni ragionamento alla settimana prossima. Decisivo l’effetto della ripresa delle lezioni a scuola, che potrebbe dare un ulteriore incentivo alla risalita del virus. Ma serviranno almeno due settimane per capire gli effetti della riapertura delle scuole. Anche se i numeri dei contagi negli istituti milanesi, secondo il report di Ats, non e’ mai stato cosi’ alto in precedenza.
Tra gli studenti l’aumento dei contagi riguarda tutte le fasce di età della popolazione scolastica. Nel dettaglio, quella 0-2 fa un balzo dai 769 della settimana 20-26 dicembre ai 2.213 di quella successiva. I bambini fra i 3 ei 5 anni contagiati passano da 1.226 ai 2.739. Quelli delle elementari dai 5.868 agli 11.800, i ragazzi delle scuole medie dai 2.750 agli 8.104. Infine la fascia 14-18enni delle superiori passano dai 5.861 ai 18.462. Il doppio, addirittura il triplo. Bisognerà osservare ora se la curva ha imboccato la discesa.
Scavuzzo: “Nei nidi mancano 700 educatrici”

In difficoltà anche gli asili nido milanesi, come ha confermato la vicesindaco Anna Scavuzzo alla commissione consigliare Istruzione. Al 10 gennaio erano 734 le educatrici e gli educatori assenti negli asili e nei nidi di Milano a causa del Covid, un numero che crea “una situazione critica nell’orario ordinario“, dopo che per lo stesso motivo è stato già sospeso il post scuola. Le assenze rilevate sono cresciute dalle oltre 500 di metà settembre alle oltre 700 di questi giorni, su un totale di 3200 educatrici. I dati cambiano ogni giorno. “Non sappiamo quante persone domani potranno non presentarsi perché hanno il Covid o sono positive” ha precisato la Scavuzzo.
L’effetto ‘variante Omicron’, insomma, è tutt’altro che svanito, anche se alcuni indizi come la stabilizzazione del numero dei contagi ed il ritorno ad un’apparenza normalità nei tempi d’attesa nei centri tamponi e nelle farmacie, fanno pensare che il peggio sia passato.